info:
© Marizilda Cruppe / WWF-UK

Amazzonia

La foresta amazzonica è un patrimonio naturale di inestimabile valore da cui dipende il benessere di tutto il Pianeta. Condizioni climatiche ideali consentono di ospitare altissimi numeri di specie animali e vegetali.

  • 10%
    delle specie viventi del Pianeta ospitate
  • 50mila
    e più gli incendi nel 2024
  • 17%
    della superficie deforestata in 50 anni

La foresta amazzonica è un patrimonio naturale di inestimabile valore da cui dipende il benessere di tutto il Pianeta.

Temperature costanti ed elevate precipitazioni sono condizioni ideali che consentono di ospitare un elevatissimo numero di specie animali e vegetali.

L’abc

L’Amazzonia, oltre ad essere una foresta pluviale ricca di biodiversità, ha anche un ruolo chiave nella regolazione del clima e dei cicli biologici del Pianeta.

La sua copertura è costituita da oltre l’80% di alberi ed è unica diversità biologica e complessità ecologica. Sotto alle chiome degli alberi alte anche oltre i 50 metri si trovano invece rare specie erbacee ed arbustive

Caratteristiche e curiosità

La foresta Amazzonica, grazie alle particolari condizioni climatiche ed ecologiche che la caratterizzano, immagazzina decine di miliardi di tonnellate di carbonio, rappresentando un ecosistema chiave per l’equilibrio climatico del Pianeta.

E cosa c’è sopra le chiome degli alberi? Dei veri e propri “fiumi volanti” che riciclano l’umidità della foresta generando fino al 45% delle sue precipitazioni, delle nuvole di pioggia create dai migliaia di fiumi che scorrono in Amazzonia e dagli oltre 400 miliardi di alberi presenti: ognuno rilascia ogni giorno in atmosfera quasi 400 litri di acqua sotto forma di vapore!

Le minacce

Negli ultimi 50 anni è stato convertito in coltivazioni o pascoli il 17% dell’Amazzonia. Se questa distruzione raggiungesse il 20-25% della sua estensione totale, l’Amazzonia non sarà più in grado di sopravvivere e si trasformerà anno dopo anno in una savana arbustiva.

La deforestazione causata dai nostri consumi è la principale minaccia di questo prezioso ecosistema: per produrre soia, caffè, olio di palma, cacao e per sfamare gli allevamenti bovini perdiamo circa tre campi da calcio di preziosa foresta amazzonica al minuto.

Negli anni recenti stanno diventando sempre più gravi anche gli incendi boschivi: nel 2024 oltre 50.000 incendi hanno colpito l’Amazzonia, bruciando in totale un’area grande come la Svizzera.

L’Amazzonia sta per raggiungere un punto di non ritorno: ben presto la quantità di carbonio rilasciata dalla foresta amazzonica potrebbe essere maggiore di quella immagazzinata, il che avrebbe effetti non solo in Amazzonia, bensì a catena sul clima globale.

Cosa fa il WWF

Siamo stati tra le prime organizzazioni a richiamare l’attenzione sul dramma della deforestazione amazzonica. Il primo appello in difesa dell’Amazzonia lo lanciammo 1988 e molti dei nostri soci storici ricorderanno la campagna “Quest’anno ci siamo giocati l’Austria” a rappresentare una superficie forestale equivalente al paese europeo distrutta ogni anno.

Il WWF è presente in molti dei Paesi dell’Amazzonia, a cominciare dal Brasile che ospita la parte più grande, e tutti stiamo lavorando in modo coordinato per fermare lo sfruttamento in questa regione del Pianeta, fermare gli incendi e aiutare le popolazioni locali in enorme crisi.

Il nostro impegno si può riassumere in tre punti:

  • garantire la salvaguardia degli ecosistemi terrestri e di acqua dolce del Bioma dell’Amazzonia per assicurare la sopravvivenza delle specie, la fornitura di beni e servizi ambientali e la tutela delle popolazioni indigene;
  • assicurare in termini di qualità e quantità i flussi dei fiumi prioritari per l’integrità degli ecosistemi acquatici, la fornitura di servizi ecologici a supporto delle popolazioni locali e delle economie regionali;
  • conservare una superficie forestale per garantire le funzioni dei cicli bio-geo-chimici e climatici a livello regionale e globale.

Grazie al nostro impegno, e dei soci che ci sostengono, alcuni risultati sono stati raggiunti:

  • attraverso il sistema ARPA in Brasile, circa 60,7 milioni di ettari di foresta è protetto;
  • alcune compagnie internazionali hanno adottato degli standard di sostenibilità riducendo la deforestazione;
  • in molti Paesi occidentali, i governi stanno adottando misure per contenere gli impatti diretti e indiretti dello sfruttamento delle materie prime provenienti dall’Amazzonia;
  • alcuni grandi progetti di sfruttamento idroelettrico sono stati fermati;
  • molte comunità locali sono oggi più consapevoli del valore della foresta;
  • la ricerca ha permesso di identificare molte nuove specie di animali e di piante prima sconosciute;
  • l’Amazzonia è ufficialmente riconosciuta, in molti contesti politici e governativi, come un ecosistema cruciale per il futuro del Pianeta.

Informazioni aggiuntive

Dove si trova: il Bacino dell’Amazzonia si estente in nove Paesi del Sud America: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname, Venezuela e Guyana francese

Superficie: 6,7 milioni di kmq

Aiutaci a salvare l’Amazzonia!
La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.