Più di 33 mila bottigliette di plastica finiscono nel Mediterraneo ogni minuto
Ogni anno 570 mila tonnellate di plastica finiscono nelle acque del Mediterraneo, l’equivalente di 33.800 bottigliette di plastica gettate in mare ogni minuto.
L’inquinamento da plastica sta continuando a crescere. Se i Paesi non adottano soluzioni concrete ed efficaci, entro il 2050 l’inquinamento nell’area mediterranea quadruplicherà.
Urge un Accordo Globale per fermare questa emergenza.
Il problema
● L’inquinamento degli oceani dovuto alla plastica ha raggiunto il livello di una vera crisi globale. Sta avvelenando la vita marina, colpendo la salute umana e i mezzi di sostentamento in modi che solo ora stiamo iniziando a comprendere. Si stima che circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica entrino globalmente negli oceani ogni anno, creando una minaccia crescente. Questo potrebbe avere effetti potenzialmente devastanti sul fragile equilibrio dell’ecosistema marino.
● L’inquinamento marino dovuto alla plastica è un problema globale e transfrontaliero. Grandi rifiuti di plastica o microplastiche sono stati rilevati in ogni angolo degli oceani e del Pianeta, senza che confini nazionali possano trattenerli. I rifiuti di plastica prodotti da ogni Paese possono finire virtualmente ovunque nel mondo. Questo è il motivo per cui il problema dell’inquinamento marino da plastica non può essere risolto a livello nazionale o regionale o solo con misure volontarie. Richiede un’azione coordinata, una responsabilità condivisa e un approccio comune.
● La soluzione a lungo termine richiede una strategia preventiva, economicamente più efficiente rispetto al recupero. Le azioni di pulizia sono importanti, ma il recupero di microplastiche e inquinanti dall’ambiente marino si è dimostrato spesso impraticabile e inefficace.
● L’Italia ha già fatto molto contro l’inquinamento da plastica: il nostro Paese ha vietato l’utilizzo di shopper di plastica per la spesa dal 1° gennaio 2011; dall’inizio del 2018 ha vietato l’uso di sacchetti di plastica per gli alimenti; dal 1° gennaio 2019 è vietato l’uso di bastoncini cotonati non biodegradabili e dal 1° gennaio 2020 l’uso di microplastiche nei cosmetici. Ma oggi il nostro Paese ha un’ulteriore occasione per mantenere e rafforzare la sua leadership su scala europea, sposando le richieste delle petizione globale.