La Commissione statale per il patrimonio naturale del Ministero della transizione ecologica spagnolo ha approvato l’inclusione di tutte le popolazioni di lupo esistenti in Spagna nell’elenco delle specie particolarmente protette. Ciò significa che nel paese iberico da giovedì 4 febbraio i lupi cessano di essere una specie cacciabile, in tutto il territorio iberico. Per il WWF si tratta di un passo storico per la conservazione della biodiversità in Spagna.
La proposta è stata presentata dalla Commissione e ha richiesto una doppia votazione perché la prima si era conclusa con un pareggio. Alla fine la maggioranza semplice, necessaria per adottare la decisione, ha dato il via libera, attribuendo così lo stesso status a tutte le popolazioni di lupo nel territorio nazionale. Fino a ieri infatti, in Spagna il lupo poteva essere cacciato nelle regioni a Nord del fiume Duero
La Cantabria, le Asturie, la Castiglia e León e la Galizia, tutte regioni con popolazioni di lupi a nord del Duero, hanno votato contro la proposta. Tuttavia, le restanti regioni del Paese hanno votato a favore dello status di specie protetta. Questa decisione verrà ora sottoposta al ministro Teresa Ribera, per ordinarne la legge. E’ stato proposto anche l’inserimento nella lista delle specie protette della tortora, ma la decisione non è stata ancora presa.
“E’ una fantastica notizia per il lupo – ha detto Marco Lambertini, Direttore generale del WWF Internazionale – Complimenti al governo spagnolo per aver dato la priorità alla coesistenza piuttosto che alla persecuzione. Gli allevatori hanno comunque diritto a un risarcimento danni, quando questi sono verificabili. Predatori come il lupo, in cima alla piramide alimentare, sono fondamentali per la salute delle popolazioni e degli interi ecosistemi”.
La Commissione ha proposto anche la costituzione di un gruppo di lavoro che elabori una strategia per la gestione e conservazione del lupo in Spagna, che manca dal 2005