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Helen e la sua vita nella savana insieme agli elefanti

Helen Mylne è una ricercatrice che si occupa di elefanti per l’African Lion and Environmental Trust (ALERT) a Victoria Falls, in Zimbabwe. Helen non studia solo elefanti, ma anche giraffe, leoni e di altre diverse specie di fauna…

Helen Mylne è una ricercatrice che si occupa di elefanti per l’African Lion and Environmental Trust (ALERT) a Victoria Falls, in Zimbabwe. Helen non studia solo elefanti, ma anche giraffe, leoni e di altre diverse specie di fauna africana. Suo argomento di ricerca è anche il conflitto uomo-fauna selvatica, diffuso nelle comunità rurali che circondano il Parco dello Zambesi.

La sua storia di ricercatrice nasce quando si è imbattuta in ALERT cercando possibilità di tirocini per la sua laurea in Scienze Naturali a Bath. Dopo essere riuscita a ottenere il finanziamento di cui aveva bisogno, è andata in Africa nell’Agosto 2016 per restare lì un anno. Ma l’amore per quella terra e per il suo lavoro erano diventati così forti, che quando il ricercatore di ruolo si è dimesso e ALERT le ha chiesto se volesse assumere la posizione, non ha mai avuto nessun dubbio. Quello era il suo posto. Helen passa le sue giornate a organizzare i volontari e gli stagisti che vengono ad aiutare nelle attività, inserendo e analizzando i dati, scrivendo proposte di ricerca e, soprattutto, guidando il fuoristrada per il Parco nazionale dello Zambesi, alla ricerca di elefanti. Degli elefanti studia comportamento, ritmi di attività, movimenti territoriali, ma anche il conflitto che si può creare fra loro e gli uomini e l’impatto della popolazione di elefanti sulla vegetazione del Parco nazionale dello Zambesi. I dati che raccoglie vengono utilizzati per mitigare il conflitto tra la popolazione e la fauna selvatica, da un lato proteggendo le persone più vulnerabili dai rischi di vivere in aree ricche di fauna, e dall’altro salvando gli elefanti dalle persecuzioni e lavorando per migliorare l’accettazione sociale di questa specie da parte delle comunità locali.

Tra le attività più eccitanti, c’è sicuramente quella di guidare per il Parco: non si sa mai cosa si vedrà ogni volta che si esce. Nessun altro lavoro può essere paragonato alla ricerca sul campo, e Helen è convinta che non esista posto migliore dell’Africa per farlo. Ciò che rende Helen entusiasta è sapere che il suo lavoro sta davvero facendo la differenza nella vita delle persone e di alcuni tra gli animali più maestosi, iconici e importanti del pianeta. Gli elefanti sono diventati la sua vita. Ogni volta che si allontana dal Parco, conta solo le ore che le mancano per riabbracciare la savana e i suoi elefanti.

In questi giornate che si avvicinano al Black Friday non dobbiamo dimenticarci che la natura non può essere data per “scontata” come non può esserlo l’esseziale lavoro degli studiosi sul campo. 
Ognuno di noi può fare la sua parte per aiutare il WWF a portare avanti i progetti a tutela delle specie. Quest’anno, aderendo alla campagna “A Natale mettici il cuore”, possiamo decidere di non limitarci a mettere un like o un cuore alle foto di animali sui social, ma di regalarci o regalare l’adozione simbolica di una tigre, un orso polare, un elefante o di un’altra specie che amiamo e dare il nostro contributo per proteggere la natura insieme agli eroi sul campo. Accanto al WWF Italia in questa campagna, disegnata e realizzata in collaborazione con Accenture Interactive, la digital agency dell’omonima società di consulenza, quest’anno c’è RDS 100% Grandi Successi, che come radio partner della campagna ha realizzato un progetto di comunicazione promozionale su tutti suoi canali e su RDS Next, l’innovativa social radio per la generazione contemporanea dei millennials e la generazione Z. 

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