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Confermate le risorse per la PAC, ora serve una transizione ecologica dell’agricoltura

Nell’accordo raggiunto dal Consiglio Ue, che ha approvato il piano straordinario “Next Generation Eu” e il bilancio 2021-2027, l’agricoltura vede sostanzialmente confermate le attuali risorse della PAC scongiurando i tagli annunciati. Su un bilancio complessivo della UE sarà…

Nell’accordo raggiunto dal Consiglio Ue, che ha approvato il piano straordinario “Next Generation Eu” e il bilancio 2021-2027, l’agricoltura vede sostanzialmente confermate le attuali risorse della PAC scongiurando i tagli annunciati.
Su un bilancio complessivo della UE sarà di 1.074,3 miliardi di euro, alla PAC andranno in totale 336.444 milioni di euro nel QFP 2021 – 2027, 343.944 milioni di euro compresi gli stanziamenti del piano di risanamento (leggermente in calo rispetto alla proposta precedente che era di 348,5 miliardi di euro). Il budget del FEAGA (1 ° pilastro e organizzazione comune dei mercati) sarà di 258.594 milioni di euro (quasi identici ai 258.200 milioni della proposta precedente), di cui un massimo di 239.916 euro per i pagamenti diretti.

Lo Sviluppo Rurale esce più penalizzato dall’accordo, con 7,5 miliardi di sovvenzioni dal piano per la ripresa dell’economia, a fronte di una proposta iniziale di 15 miliardi, vale a dire una metà dei crediti supplementari assegnati al secondo pilastro della PAC. In generale, i sussidi al piano per la ripresa sono 390 miliardi di euro, contro una proposta iniziale di 500 miliardi di euro. L’accordo non specifica però quando questi 7,5 miliardi potranno essere utilizzati per lo sviluppo rurale: dal 2021 come desiderato da diversi Stati membri o solo quando la riforma della PAC entrerà in vigore dal gennaio 2023 come desidera la Commissione europea.

Il 40% dei fondi della PAC dovrà contribuire agli obiettivi climatici dell’UE, ma resta l’incognita della modalità di calcolo di questa percentuale con molti Stati membri che chiedono di considerare i pagamenti diretti del primo pilastro in virtù degli impegni per gli agricoltori previsti dalla condizionalità. Una proposta che la Coalizione #CambiamoAgricoltura reputa una furberia per limitare l’impegno di risorse per l’ambiente.

L’accordo raggiunto dal Consiglio UE, per la Coalizione #CambiamoAgricoltura, salva sostanzialmente le risorse destinate all’agricoltura e toglie ogni alibi agli Stati membri ostili ai maggiori impegni ambientali della PAC post 2020, compresa l’Italia. Per le Associazioni di protezione ambientale e dell’agricoltura biologica “questo accordo sul bilancio UE per la PAC aumenta la responsabilità degli agricoltori per raggiungere gli obiettivi per la tutela della biodiversità e il contrasto dei cambiamenti climatici, indicati nelle due Strategie UE ‘Farm to Fork’ e ‘Biodiversità 2030’, nessuno adesso potrà invocare maggiori risorse finanziarie per i maggiori impegni ambientali urgenti e necessari per salvare la stessa agricoltura”. 

Per la Coalizione #CambiamoAgricoltura il ruolo della PAC per affrontare e risolvere le sfide ambientali è aumentata dalla decisione del Consiglio UE di ridurre sostanzialmente le risorse destinate al Programma ambientale LIFE e alla ricerca.
Adesso, concludono le Associazioni di #CambiamoAgricoltura, il nostro Governo, con la Ministra Teresa Bellanova in testa e il mondo agricolo dovranno dimostrare di essere all’altezza delle sfide ambientali globali e locali, per confermare che gli investimenti pubblici destinati all’agricoltura saranno soldi spesi bene, nell’interesse comune dei cittadini europei e italiani, e non destinati al mantenimento di privilegi e rendite fondiarie basate su titoli storici ormai anacronistici. Le ingenti risorse pubbliche della PAC dovranno garantire la tutela dei beni pubblici, come il suolo fertile, l’acqua pulita ed agroecosistemi ricchi di biodiversità.

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