Città allagate, terreni sempre più fragili, versanti in precario equilibrio: il dissesto idrogeologico rappresenta una delle principali criticità ambientali e territoriali dell’Italia e sono molte le aree esposte al rischio di frane e alluvioni.
La situazione, dovuta alle condizioni climatiche e alla conformazione geomorfologica del nostro Paese è amplificata da un’urbanizzazione incontrollata, anche nelle aree a maggior rischio, e in alcune zone del paese anche abusiva, da una gestione dei corsi d’acqua in aree urbana che si è spesso affidata fideisticamente a interventi di rettificazione, cementificazione, copertura dei corsi d’acqua.
Il WWF, da sempre impegnato su questi temi, ha presentato il 21 novembre 2019, in un convegno a Roma, l’ultimo dossier Un futuro per i nostri fiumi: il documento è la base di riflessione per costruire una strategia che possa mettere in sicurezza i corsi d’acqua italiani, messi a dura prova dagli effetti dei cambiamenti climatici estremi soprattutto nelle città, partendo dalla ‘natura’.
Oggi le città affrontano sfide difficili, ovvero, come rispondere efficacemente ai cambiamenti climatici, come ridurre gli impatti derivanti da un territorio estremamente impermeabilizzato, come promuovere una buona gestione delle acque urbane e degli ecosistemi acquatici. E’ per questi motivi che nel 2020 il WWF Italia svilupperà la campagna LiberiAMO i fiumi.
Nel 2020 la necessità ineludibile di ripensare le nostre città in funzione dei sistemi naturali che le circondano, e che in esse vengono ricompresi, partendo da una corretta gestione delle acque urbane, dalle problematiche legate al rischio idrogeologico, che sono ampiamente avvertite, e dalla tutela degli ecosistemi acquatici (fiumi, zone umide..) è l’aspetto caratterizzante della nuova edizione di Urban Nature.