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Terzo nido di tartaruga marina a Ragusa

Ancora un nido, il terzo, e ancora prescelta è stata la spiaggia di Randello (dell’omonimo Demanio Forestale) a circa due chilometri dai 2 nidi scoperti e messi in sicurezza dal WWF ieri, nel territorio di Ragusa.   Questa…

Ancora un nido, il terzo, e ancora prescelta è stata la spiaggia di Randello (dell’omonimo Demanio Forestale) a circa due chilometri dai 2 nidi scoperti e messi in sicurezza dal WWF ieri, nel territorio di Ragusa.
 
Questa volta a segnalare per primo la probabile escursione di una Caretta caretta è stato, ieri, un operaio della forestale, Vito Pavone. I volontari WWF sono giunti subito sul posto per verificare: il monitoraggio della spiagge ha portato all’indiduazione di un probabile tentativo di emersione, senza nidificazione. Questa mattina di buon ora è stato ripetuto il monitoraggio e sull’ultima spiaggia la bella sorpresa, con le tracce di tartaruga marina ma questa volta c’era anche la caratteristica area di scavo. Probabilmente si tratta di tartarughe che sono tornate nelle spiagge dove sono nate 20 o 30 anni fa per ripetere a distanza di tanti anni il rito della riproduzione.
 
La scoperta conferma l’importanza delle attività di sorveglianza e monitoraggio delle spiagge che il WWF svolge, anche quest’anno, grazie ai volontari supportati dal progetto LIFE EuroTurtles inSicilia e Golfo di Taranto. Proprio a seguito della scoperta del terzo nido, messo in sicurezza dai volontari, il WWF rivolge un appello alle amministrazioni costiere per non effettuare la pulizia meccanica delle spiagge, che danneggia le nidificazioni sia del fratino che della tartaruga marina, cancellando eventuali tracce e dunque compromettendo individuazione e difesa dei nidi.
 
“Se fossimo arrivati più tardi sul secondo nido di ieri, il passaggio del trattore, documentato dalla foto, avrebbe cancellato ogni traccia del passaggio della tartaruga marina, impedendoci di ritrovare l’area della deposizione delle uova” conclude Oleana Prato del Programma Tartarughe marina WWF Italia. 
Lo stesso sta avvenendo in questi giorni nelle spiagge della Basilicata jonica, a Policoro , dove i responsabili dell’Oasi WWF pattugliano ogni mattina i lidi nella speranza di trovare le fatidiche tracce prima del passaggio delle macchine. Proprio a Policoro stanno per partire i campi di volontariato dedicati alle tartarughe marine.
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