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Una nuova legge per un’agricoltura libera da pesticidi

Da oltre un anno la Legge sull’agricoltura biologica e biodinamica è ferma al Senato e ora rischia di essere stravolta da numerosi emendamenti che modificano in modo sostanziale i suoi sia i principi e i contenuti fondamentali del…

Da oltre un anno la Legge sull’agricoltura biologica e biodinamica è ferma al Senato e ora rischia di essere stravolta da numerosi emendamenti che modificano in modo sostanziale i suoi sia i principi e i contenuti fondamentali del testo, come quelli richiamati nell’art.1 del Disegno di Legge che al comma 2 esplicita letteralmente che “La produzione biologica è attività di interesse nazionale con funzione sociale e ambientale, in quanto settore economico basato prioritariamente sulla qualità dei prodotti, sulla sicurezza alimentare, sul benessere degli animali, sullo sviluppo rurale, sulla tutela dell’ambiente e dell’ecosistema e sulla salvaguardia della biodiversità, che concorre alla tutela della salute e al raggiungimento degli obiettivi di riduzione dell’intensità delle emissioni di gas a effetto serra”.
Siamo di fronte ad un vero e proprio tentativo una legge estremamente importante e  necessaria per dare impulso alla transizione ecologica della nostra agricoltura. Per questa ragione il WWF Italia sollecita i gruppi parlamentari del Senato ad approvare il Disegno di legge senza stravolgerne i principi e indebolire le potenzialità quale strumento di attuazione del Green New Deal dell’Unione Europea.
Gli ultimi rapporti dell’Agenzia Europea per l’Ambiente sullo stato dell’Ambiente dell’Unione e sul monitoraggio sulla conservazione della natura previsto dall’articolo 17 della Direttiva UE “Habitat” hanno confermato che l’agricoltura resta oggi in Italia e in Europa la prima causa della perdita di biodiversità, e che i primi responsabili sono i pesticidi. Non a caso la proposta della nuova Strategia UE 2030 per la biodiversità indica tra i suoi obiettivi la riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi e l’incremento del 30% della superficie agricola condotta con metodi biologici. Il WWF sottolinea che per raggiungere questi obiettivi è essenziale che il nostro Paese si doti rapidamente di una specifica normativa sull’agricoltura biologica e biodinamica, le pratiche oggi più avanzate di agricoltura sostenibile basate sui principi dell’agroecologia.
“Se il Parlamento italiano non vuole essere accusato di ipocrisia rispetto alle dichiarazioni di tutte le forze politiche a sostegno del Green New Deal e degli obiettivi per uno sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite al 2030 (SDGs) deve approvare rapidamente questa Legge per dare impulso allo sviluppo dell’agricoltura biologica e biodinamica” dichiara, il Responsabile agricoltura del WWF Italia, Franco Ferroni che aggiunge: “ogni ulteriore ritardo sarebbe grave quanto incomprensibile e lesivo dell’interesse pubblico a tutela dell’ambiente e della salute di tutti i cittadini”.
Il Disegno di Legge “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico” è stato approvato dalla Camera dei deputati l’11 dicembre 2018 e prevede la disciplina del sistema delle autorità nazionali e locali e degli organismi competenti; la nascita dei distretti biologici e l’organizzazione della produzione e del mercato, compresa l’aggregazione tra i produttori e gli altri soggetti della filiera; la realizzazione di azioni per la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, compresa la semplificazione amministrativa, e i mezzi finanziari per il sostegno alla ricerca e alle iniziative per lo sviluppo della produzione biologica, la realizzazione di campagne di informazione e di comunicazione istituzionale, nonché la promozione dell’utilizzo di prodotti ottenuti con il metodo biologico da parte degli enti pubblici e delle istituzioni; l’uso di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate e allevate in Italia.

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