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A Linosa la seconda e “insolita” schiusa di Caretta caretta

Le tartarughe Caretta caretta scelgono da sempre le Isole Pelagie per deporre le loro uova, ma le biologhe marine che dalla notte fra il 20 e il 21 agosto stanno monitorando la schiusa, non si aspettavano proprio che…

Le tartarughe Caretta caretta scelgono da sempre le Isole Pelagie per deporre le loro uova, ma le biologhe marine che dalla notte fra il 20 e il 21 agosto stanno monitorando la schiusa, non si aspettavano proprio che ben 15 tartarughini nascessero alle 10 e 30 della mattina, quando il sole sulla spiaggia di Cala Pozzolana di Ponente a Linosa era già alto.
“Le prime 8 uova si sono aperte nella notte fra il 20 e il 21 agosto e questo è un orario che ci aspettavamo per la schiusa del nido che era stato deposto fra il 7 e l’8 luglio scorsi- racconta Giulia Visconti, responsabile dell’Area Marina Protetta Isole Pelagie-. L’evento più anomalo è avvenuto oggi, quando abbiamo visto ben 15 tartarughini lasciare il nido già in piena mattinata”.
Le schiuse, di solito, avvengono nei momenti in cui le temperature sono meno elevate tanto che, se i piccoli si accorgono che l’acqua è troppo calda, spesso tornano indietro.
 
“A Cala Pozzolana di Ponente, durante il giorno è più difficile per le tartarughe appena nate raggiungere il mare- spiega Giulia- e non solo perché le temperature sono più alte, ma anche perché si tratta di una zona di ormeggio. Se le schiuse si verificano di giorno, infatti, i pescatori locali ci mettono a disposizione alcune imbarcazioni e ci occupiamo noi di portare i piccoli al largo, dopo aver verificato il loro stato di salute e averli sistemati in una bacinella per abituarli all’acqua. Ora le prime 23 tartarughe nate sono in mare, ma continueremo a monitorare il nido senza sosta, in attesa che si chiudano le ultime uova”.
 
Giulia è una biologa marina, che insieme a una collega lavora dallo scorso anno al “Monitoring and management of nesting sites in the MPAs Pelagie Islands”, progetto finanziato da MedPAN Association in collaborazione con MAVA, che ha come obiettivo quello di monitorare i nidi e le relative schiuse della tartaruga marina Caretta caretta nell’AMP Isole Pelagie di Linosa e Lampedusa in Sicilia. Il progetto monitora e analizza da vicino anche quelle che potrebbero essere le influenze e gli effetti di alcuni parametri ambientali, come la temperatura e l’umidità, sulle scelte dei siti di nidificazione e sul successo di vita della prole.
Questa è la seconda schiusa dell’anno a Linosa, il primo nido era stato depositato il 22 giugno e dal 7 al 10 agosto sono nate 10 tartarughe, mentre lo scorso anno sono stati tre i nidi deposti a Linosa, uno a Lampedusa.
I dati raccolti dal progetto verranno analizzati e inseriti in un database condiviso con altre Aree Marine Protette italiane e non, ma anche con alcuni Centri di Ricerca, per comprendere le dinamiche delle popolazioni di tartaruga Caretta caretta nel Mediterraneo e come queste stanno rispondendo ai repentini cambiamenti climatici e suggerire le possibili misure di gestione per la conservazione di questa specie. Le procedure di sorveglianza del nido sono state messe a punto con la supervisione scientifica della Stazione Zoologica Anton Dohrn.
 
 
 

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