Un giovane capodoglio è stato ritrovato ieri sera senza vita sul litorale di Ostia. Si tratta dell’ottavo spiaggiamento di questa specie sulle coste italiane dal marzo scorso, quando venne rinvenuta una giovane femmina gravida a Cala Romantica in Costa Smeralda, con 22 chili di plastica nello stomaco. Il feto era ormai morto.
Il WWF ricorda che la sottopopolazione mediterranea è considerata “Endangered” (a rischio di estinzione) dalla IUCN (Unione Mondiale Conservazione della Natura).
Si tratta di una vera e propria emergenza per questi grandi cetacei, minacciati dalle collisioni con le navi, dall’inquinamento acustico (causato dal traffico marittimo e dai micidiali air-guns utilizzati per le esplorazioni geosismiche) dall’invasione della plastica, ma anche dalla diffusione di possibili malattie.
Ogni capodoglio che muore in questo modo, soprattutto se si tratta di un individuo così giovane, è una perdita per tutta la ricchezza del Mediterraneo. I capodogli con la loro incredibile mole e i lunghi tempi di riproduzione, sono un valore straordinario del nostro mare che dobbiamo accudire in ogni modo, anche chiedendo eventuali moratorie circa le prospezioni petrolifere e la messa in atto di azioni urgenti di conservazione che mitighino l’impatto del traffico nautico.
E’ necessario capire in tempi brevi le cause certe della mortalità di ciascuno di questi 8 individui, per avere un quadro più chiaro della situazione e poter intervenire in maniera efficace contro le minacce. Il WWF chiede un’indagine approfondita su questi decessi e azioni dirette per realizzare, almeno nelSantuario Pelagos, misure di conservazione efficaci per far sì che l’area diventi davvero una “casa sicura” per i giganti del mare, e non un Santuario solo sulla carta.