Pandanews

Una domenica per il mare

Diciannove nasse, alcune cime, bottiglie di vetro e di plastica, galleggianti da pesca e una grande rete. Questi sono solo alcuni dei rifiuti che sono stati trovati ieri, domenica 9 giugno, nelle acque del Parco di Porto Conte…

Diciannove nasse, alcune cime, bottiglie di vetro e di plastica, galleggianti da pesca e una grande rete.
Questi sono solo alcuni dei rifiuti che sono stati trovati ieri, domenica 9 giugno, nelle acque del Parco di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta Capo Caccia-Isola Piana in Sardegna, durante un’iniziativa di pulizia dei fondali marini. La prima organizzata dal WWF SUB insieme al Diving North West Sardinia Diving Center e in collaborazione con la Cantina Santa Maria La Palma, il Comune di Alghero, la Capitaneria di Porto e altri sei diving: Archimete Diving Center, Poseidon Diving Center, Blue Service Diving Center, Karibú Diving Center e l’Associazione Diavoli di Mare.
Una giornata in cui tanti volontari si sono muniti di mute e bombole per immergersi nelle acque e ripulire i tratti di mare contaminato dai tanti rifiuti, in particolare quelli plastici, che stanno soffocando ogni giorno di più il nostro Mediterraneo. La pulizia dei fondali si è svolta nel primo pomeriggio di una giornata, che è stata interamente dedicata alla tutela del nostro mare con attività di sensibilizzazione e raccolta rifiuti anche sulle spiagge.
 
Anche in Sicilia, sempre domenica 9 giugno, alcuni volontari hanno affrontato una battaglia contro l’inciviltà per far trionfare di nuovo la bellezza del nostro mare. Un gruppo ristretto di volontari del WWF, grazie alla disponibilità dell’associazione Coast to Coast, è andato in gommone verso un’area difficile da raggiungere da terra nella fascia Costiera di Licata, seguito da un’altra barca, dove i volontari hanno fatto incursione a Cala Paradiso, un angolo meraviglioso di spiaggia che però è stato contaminato dai rifiuti lasciati dall’uomo. Insieme ai volontari WWF c’erano anche i ragazzi speciali della Cooperativa Arcobaleno, che hanno raccolto tantissimi rifiuti plastici e la spedizione, poi, si è spostata poi al lido Farruggio di fronte l’isolotto La Rocca.
Queste attività nascono dalla necessità di indicare una strada e di trovare una via d’uscita dai rifiuti che sanno soffocando i nostri mari. E il contributo di tutti è davvero importante! 
 
 

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