WWF: Il bresciano, la nuova “Terra dei fuochi “
I recenti arresti nel pavese relativi all’incendio di Corteolona, uno dei tanti del triangolo della diossina , come WWF li ha definiti, dimostrano l’esistenza di un cartello della malavita che dalle industrie del nord della regione, specie milanesi, si fa carico di smaltire rifiuti in modo illecito attraverso il deposito e lo stoccaggio irregolari in capannoni, centri di raccolta e simili, per poi appiccare il fuoco e confondere le tracce.
La storia è la stessa, e la destinazione finale di questi rifiuti, se non è il deposito incontrollato, spesso è il sottosuolo: la terra bresciana è la nuova terra dei fuochi, con quasi 80 siti contaminati concentrati in pochi comuni funestati dalla localizzazione di discariche. Ma c’è anche lo smaltimento illecito dei rifiuti liquidi, che vengono sparsi nei campi mascherati da fanghi, in assenza di serie regolamentazioni.
“Il WWF chiede più controlli preventivi da parte di ARPA, della polizia provinciale e delle forze dell’ordine in questi siti sospetti – ha detto il Delegato regionale per la Lombardia, Paola Brambilla – , facili da individuare come hanno evidenziato le recenti indagini della magistratura”, ma anche “l’applicazione seria del divieto di miscelazione dei rifiuti che la Corte Costituzionale ha ristabilito: questo vuol dire che regione e province devono rivedere vecchie autorizzazioni, che invece consentono questa pratica che permette legalmente di annacquare rifiuti pericolosi con diluizioni e pratiche illegali, a danno di salute e ambiente”