Non c’è salute in un ambiente malato, seconda parte

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica l’inquinamento atmosferico come una “emergenza sanitaria pubblica globale”

PARTE 2: ARIA

L’inquinamento atmosferico è la principale causa ambientale di malattie e morti premature nel mondo, in Europa e in Italia. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica l’inquinamento atmosferico come una “emergenza sanitaria pubblica globale”, poiché il 99% della popolazione mondiale respira aria non sicura.

Con il suo report “Non c’è salute in un ambiente malato” vogliamo fare riflettere le persone e rafforzare la consapevolezza sull’impatto dell’inquinamento sulle nostre vite, ma anche su quanto possiamo e dobbiamo fare tutti per ridurre la dispersione nell’ambiente di sostanze nocive spesso invisibili, ma che restano nell’ambiente e nel nostro organismo per moltissimo tempo, in grado di percorrere lunghe distanze nell’ambiente e nella catena alimentare senza subire alcuna degradazione, con sempre più evidenti rischi per la salute umana.

Dopo una prima parte dedicata all’acqua, questa sezione, pubblicata in vista di Urban Nature, la campagna WWF che porta la natura in città, è dedicata all’aria. Il suo obiettivo è farci riflettere sull’importanza di vivere in luoghi con un’aria pulita e sui modi per raggiungere questo traguardo. La pubblicazione in vista di Urban Nature, la campagna WWF che porta la natura in città, non è casuale. Attraverso questa iniziativa e la campagna Our Future, infatti, il WWF vuole mostrare gli impatti della perdita di natura sulla salute umana e sul Pianeta e l’urgenza di mettere in atto soluzioni verdi concrete ed efficaci basate sulla Natura. 

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