Nucleo ittico venatorio Città Metropolitana di Milano e Guardie WWF sorprendono un uomo di nazionalità cinese che aveva posizionato lacci per la cattura di fauna selvatica
La segnalazione giunta al Nucleo ittico venatorio Città Metropolitana di Milano sotto la guida del Commissario Capo Nello Aldrovandi era precisa ma necessitava delle dovute verifiche: i cittadini lamentavano la presenza di decine di lacci posizionati nelle campagne di Mediglia (Milano).
Così dopo molte ore di appostamento, le Guardie WWF e gli Agenti del Nucleo ittico venatorio Città Metropolitana, sorprendevano un uomo di nazionalità cinese che percorrendo il sentiero disseminato di lacci, li ispezionava e li maneggiava coll’intento di meglio posizionarli.
“Questa forma di bracconaggio non è per fortuna molto diffusa nella nostra provincia” racconta Antonio Delle Monache Coordinatore Guardie WWF Lombardia “I lacci sono utilizzati per catturare mammiferi selvatici come conigli, lepri e minilepri; in questo caso erano posizionati ai margini di un campo di erba medica, coltura frequentata da queste specie per alimentarsi. I lacci sono mezzi vietati e terribili che provocano la morte per strangolamento. Nei lacci possono finire imprigionati anche gatti e cani”.
L’uomo è stato deferito all’autorità giudiziaria per caccia con mezzi vietati e caccia in periodo di divieto generale. In totale sono stati sequestrati 14 lacci.