Pandanews

Il futuro del paese e’ in un ministero dell’ecologia e della sostenibilita’

La dichiarazione della presidente del WWF Italia Donatella Bianchi in occasione dell’incontro delle Associazioni con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa “L’Italia ha bisogno di un ministero dell’Ambiente capace di intervenire con autorevolezza ed efficacia sui tavoli internazionali, su…

La dichiarazione della presidente del WWF Italia Donatella Bianchi in occasione dell’incontro delle Associazioni con il ministro dell’Ambiente Sergio Costa

“L’Italia ha bisogno di un ministero dell’Ambiente capace di intervenire con autorevolezza ed efficacia sui tavoli internazionali, su questioni fondamentali per il futuro del Paese come circular economy, obiettivi per lo sviluppo sostenibile e cambiamento climatico e che sia trattato al pari degli altri ministeri nel definire le scelte fondamentali per innovare e rendere più efficiente il sistema Italia, quali quelle relative all’energia (a sostegno delle fonti rinnovabili), ai trasporti (per le opere utili più che per le grandi opere), alle politiche industriali. È questo lo scopo del Patto per l’ecologia, lanciato dal WWF nel corso dell’ultima campagna elettorale e che ha incontrato il favore di tutte le maggiori forze politiche”. Lo ha dichiarato la presidente del WWF Italia, Donatella Bianchi in occasione dell’incontro odierno delle associazioni ambientaliste con il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.
“Proprio l’emergenza plastica, oggi la principale minaccia per i mari e gli oceani,  rappresenta un esempio concreto di come il Ministero dovrebbe cambiare per agire su scala internazionale e nazionale. Come richiesto anche dalla nostra petizione bisogna intervenire con determinazione sull’Europa chiedendo che divenga realtà la Direttiva comunitaria che vieta 10 prodotti di plastica monouso, mentre in Italia si dovrebbe vietare l’uso di microplastiche in tutti i beni di consumo, introdurre una cauzione sugli imballaggi di plastica monouso, censire e recuperare le reti da pesca di plastica abbandonate in mare. L’Italia ha già fatto molto, vietando dal 2011 l’uso delle buste di plastica per la spesa, ma dobbiamo fare di più, visto che 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari del mondo ogni anno”, continua la leader dell’Associazione del Panda.

“Serve un Ministero agile ed operativo, dotato di risorse adeguate, magari recuperate cancellando i sussidi dannosi per l’ambiente (a cominciare da quelli a sostegno delle fonti fossili) che complessivamente pesano per ben 16,1 miliardi di euro sulla spesa pubblica)”, aggiunge Donatella Bianchi che conclude: “Si tratterebbe di un segnale importante che, unito alla fuoriuscita dall’utilizzo del carbone nella produzione elettrica entro il 2025, a campagne su consumi più sostenibili, alla creazione di un network di imprese per il recupero dei materiali da riutilizzare nei processi produttivi al di fuori del ciclo dei rifiuti, alla semplificazione delle procedure di affidamento alle amministrazione pubbliche dei siti inquinati ‘orfani’ (senza proprietario), alla creazione di un vera e propria rete ecologica nazionale che metta a sistema le aree nazionali e regionali, marine e terrestri, attraverso corridoi ecologici, potrebbe essere già l’embrione del nuovo Ministero dell’Ecologia e della Sostenibilità”.

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