Non c’è nessun via libera del Senato ad ipotesi di gestione locale del lupo in provincia di Trento (così come riportato da alcuni organi di stampa), ma semplicemente un ordine del giorno della Commissione ambiente in cui si chiede al governo una riflessione al riguardo.
È stupefacente che in Italia ogni giorno si debba controbattere a dichiarazioni prive di riscontro oggettivo sulla pericolosità del lupo e correggere notizie imprecise sulla gestione del lupo diffuse attraverso i media. Quest’anno in Italia ci sono stari oltre 20 incidenti di caccia con conseguenze anche letali, mentre è passato oltre un secolo da quando, in situazioni del tutto diverse da oggi, si sono registati incidenti mortali causati dal lupo. Di chi dovremmo avere paura? Ma soprattutto: di quale problema dovremmo sentir discutere e finalmente decidere?
D’altro canto, come messo in evidenza a Grosseto ieri, nel convegno finale del progetto LIFE MedWolf, dove gli enti preposti intervengono per tempo con appropriare soluzioni tecniche ed organizzative come in Trentino, Piemonte ed Emilia-Romagna allora i danni al bestiame calano drasticamente. E ciò accadrebbe ovunque se solo si facesse seriamente prevenzione al posto dell’assistenzialismo fine a se stesso che, tra l’altro, nuoce agli allevatori seri e interessati veramente a risolvere il problema. Come ad esempio l’associazione DifesAttiva che in provincia di Grosseto è fortemente impegnata a diffondere l’uso di efficaci cani da guardia delle greggi.
Nessun via libera del Senato alla gestione locale del lupo
Non c’è nessun via libera del Senato ad ipotesi di gestione locale del lupo in provincia di Trento (così come riportato da alcuni organi di stampa), ma semplicemente un ordine del giorno della Commissione ambiente in cui si…