Sabato in piazza anche per tutelare la natura del Parco Nazionale Gran Sasso Laga
Il WWF è tra i promotori dell’Osservatorio Indipendente sull’Acqua del Gran Sasso che sta organizzando la Manifestazione per l’Acqua Trasparente che si terrà a Teramo sabato 11 novembre con partenza alle ore 15 da viale Mazzini presso i “Giardini Gambacorta” meglio noti come “I Tigli”.
“Seguiamo la vicenda dell’acquifero del Gran Sasso fin dai tempi della battaglia contro il terzo traforo e l’ampliamento dei Laboratori di Fisica Nucleare”, dichiara Luciano Di Tizio, delegato del WWF Abruzzo. “Fummo i primi a denunciare la presenza di materiale pericoloso sotto il Gran Sasso, presenza incompatibile con le interferenze sull’acquifero che, dapprima negate, sono ora riconosciute da tutte le istituzioni. Denunciammo una serie di incidenti verificatisi nel corso degli anni nei Laboratori e che non erano mai stati resi pubblici. Lo abbiamo fatto sempre nel massimo rispetto della ricerca scientifica, perché riteniamo la scienza un grande alleato del movimento ambientalista. Ma lo abbiamo fatto con fermezza, fino nelle aule dei tribunali, perché riteniamo che la tutela della salute di chi beve l’acqua del Gran Sasso sia un obiettivo irrinunciabile che non può essere messo in discussione per nessuna ragione.
Fin dall’inizio degli Anni ’80 abbiamo lottato affinché il Gran Sasso diventasse un’area naturale protetta di valenza nazionale ed europea. Oggi la vetta più alta degli Appennini è ricompresa in uno dei più estesi parchi nazionali italiani ed è tutelato dalle normative europee attraverso la Rete Natura 2000 che protegge i siti più importanti per la biodiversità del nostro continente. Ed ecco perché sabato prossimo è importante essere a Teramo alla manifestazione per l’Acqua trasparente. Manifestare quel giorno vuol dire anche ribadire la nostra richiesta di tutelare un territorio di straordinaria bellezza e grande naturalità: un territorio che ha una reale possibilità di sviluppo solo attraverso la tutela del patrimonio naturale che ha ereditato dalla passate generazioni e che deve conservare per le future”.