Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di ieri, 14 giugno, quando l’occhio attento del piccolo Ruggiero, accompagnato dal padre, notava lungo l’arenile un’esemplare di Caretta caretta intento nella deposizione delle uova . Allertata la Guardia Costiera di Taranto, la stessa ha contattato la sezione tarantina del WWF, che a sua volta ha contattato come da prassi il responsabile del Centro Tartarughe Marine di Policoro, quale Centro di riferimento del compartimento marittimo dell’area del Golfo interessata nell’ambito del Progetto tatarughe WWF Italia e del progetto europeo LIFE EuroTurtles NAT 000997.
I responsabili del Progetto Tartarughe di Policoro si sono immediatamente recati sul posto, a Castellaneta Marina, sulla spiaggia antistante il lido “La Barchetta”. Accertato lo stato di precarietà del nido, che si trovava a soli 8,5 metri dalla battigia, si è deciso di ricollocarlo per evitare l’allagamento della camera di deposizione, che in effetti stamattina risultava allagata ma per fortuna le nostre 86 uova erano già in salvo. Ci aspettano all’incirca 60 giorni di trepidante attesa prima di sapere quante piccole tartarughe raggiungeranno il mare.
Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione di associazioni come Anpana,Greenrope, WWF Taranto, lo staff del lido “La Barchetta” e al pronto intervento della Guardia Costiera di Taranto.
Nido di Caretta caretta nel Golfo di Taranto
Tutto è iniziato nel tardo pomeriggio di ieri, 14 giugno, quando l’occhio attento del piccolo Ruggiero, accompagnato dal padre, notava lungo l’arenile un’esemplare di Caretta caretta intento nella deposizione delle uova . Allertata la Guardia Costiera di Taranto,…