I cittadini possono dire la loro firmando l’Ice contro il pericoloso glifosato
La Natura ha vinto contro i pesticidi grazie al voto di oggi al Parlamento Europeo, dove non si è raggiunto il quorum necessario per cancellare il divieto di uso di pesticidi nella EFA (le Ecological focus area, ossia le “aree di interesse ecologico”). Gli agricoltori che dunque coltivano una superficie ampia non potranno avvelenare le EFA se vorranno accedere ai “pagamenti ecologici’” (il cosidetto greening), che rappresentano il 30% del bilancio del primo pilastro della Politica agricola comune (PAC).
“Un risultato in chiaroscuro – lo definisce Maria Grazia Mammuccini, Portavoce della Coalizione #StopGlifosato, che raccoglie 45 associazioni ambientaliste e della società civile nella battaglia contro l’erbicida più diffuso al mondo – In chiaroscuro perché abbiamo portato a casa il risultato di sottrarre una parte della superficie agricola alla diffusione incontrollata di veleni nei campi. Ma il voto di oggi ha anche rappresentato un segnale di disinteresse per la salute dei cittadini da parte del Parlamento Europeo, che, pur non raggiungendo il quorum necessario per cancellare una norma della Commissione, ha votato a maggioranza per l’eliminazione del divieto ai pesticidi”, spiega.
“Dall’Europa continuiamo ad aspettarci di più: ora infatti si deciderà della proroga o meno per l’utilizzo del glifosato. Gli organismi scientifici sono divisi sulla cancerogenicità, ma non sulla sua dannosità per la salute umana e quella ambientale. Gli interessi della Monsanto – continua Mammuccini – sono molto forti, come abbiamo visto anche nelle istruttorie degli studi sul glifosato. È quindi oggi più che mai importante che si raccolgano le firme per l’iniziativa dei cittadine europei, una forma di legge popolare che può bypassare le posizioni retrive di una parte dell’Europarlamento e della Commissione Ue”. Oggi l’Ice sta raggiungendo il traguardo del milione di firme necessarie in tutto il Continente e in Italia si è prossimi al quorum necessario. “Serve un ultimo sforzo: i cittadini hanno la possibilità di dire la loro e possono utilizzarla”, conclude la portavoce della Coalizione.
Le firme si raccolgono sul sito
SCHEDA – Background sulle aree di interesse ecologico (EFA)
L’obiettivo prioritario delle EFA è “salvaguardare e migliorare la biodiversità naturale nelle aziende agricole”, e questo requisito riguarda solo il 5% dei terreni a seminativo in aziende agricole con superficie agricola superiore a 15 ettari. Ricordiamo che in Italia la dimensione media delle aziende è di appena 8 ettari e quindi solo il 5% delle aziende dovrà dotarsi delle EFA (pari a circa il 26% delle superfici a seminativo). Le EFA sono finalizzate essenzialmente a salvaguardare e migliorare la biodiversità naturale nelle aziende agricole, un obiettivo necessario anche al mantenimento di un agricoltura di qualità quale quella italiana
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