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Colpita la scrittrice ambientalista Kuki Gallmann

“Un esempio per il mondo della conservazione, la sua riserva in Kenia è diventata il simbolo della resistenza contro il bracconaggio: speriamo che si riprenda presto per tornare alle sue battaglie per difendere la natura d’Africa”. Tutti gli…

“Un esempio per il mondo della conservazione, la sua riserva in Kenia è diventata il simbolo della resistenza contro il bracconaggio: speriamo che si riprenda presto per tornare alle sue battaglie per difendere la natura d’Africa”.

Tutti gli appassionati di natura d’Africa sanno chi è Kuki Gallmann. Per noi del WWF non è solo la grande scrittrice, che con il suo libro “sognavo l’Africa” ha avvicinato questo straordinario continente a tutti ma è soprattutto un eroe: una donna che da più di quarant’anni dedica la sua esistenza a proteggere gli animali africani oggetto delle sue battaglie, delle sue azioni, delle sue denunce, delle sue cure. 

La sua grande riserva in Kenya è diventata il simbolo della resistenza contro il bracconaggio, gli incendi, i crimini e l’ignoranza. Quella di Kuki è una guerra senza esercito e senza armi: una lotta non violenta e quotidiana dal fronte del Kenya per dare una speranza, un futuro, a quei meravigliosi elefanti quegli incredibili rinoceronti, quelle struggenti savane e foreste che tanto ci fanno sognare.

Kuki Gallman: WWF, il suo esempio deve essere lo stimolo per vincere la battaglia contro i crimini di natura.
“Un esempio per il mondo della conservazione, la sua riserva in Kenia è diventata il simbolo della resistenza contro il bracconaggio: speriamo che si riprenda presto per tornare alle sue battaglie per difendere la natura d’Africa”

Tutti gli appassionati di natura d’Africa sanno chi è Kuki Gallmann. Per noi del WWF, che negli anni passati l’abbiamo avuta come membro del nostro Consiglio Nazionale, non è solo la grande scrittrice, che con il suo libro “sognavo l’Africa” ha avvicinato questo straordinario continente a tutti ma è soprattutto un eroina: una donna che da più di quarant’anni dedica la sua esistenza a proteggere gli animali africani oggetto delle sue battaglie, delle sue azioni, delle sue denunce, delle sue cure. 

La sua grande riserva in Kenya è diventata il simbolo della resistenza contro il bracconaggio, gli incendi, i crimini e l’ignoranza. Quella di Kuki è una guerra senza esercito e senza armi: una lotta non violenta e quotidiana dal fronte del Kenya per dare una speranza, un futuro, a quei meravigliosi elefanti quegli incredibili rinoceronti, quelle struggenti savane e foreste che tanto ci fanno sognare.

Mai stanca né rassegnata Kuki è per tutto il mondo della conservazione la voce dal fronte, la voce degli animali massacrati in un’orrenda guerra di bracconaggio e commerci illegali, la denuncia della distruzione delle foreste, la testimonianza contro gli interessi e la corruzione che voracemente distruggono le risorse più preziose del continente africano“.

Ha dichiarato la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “Se come dice l’ONU il 40% dei conflitti è causato dalla contesa delle risorse naturali, la battaglia di Kuki per proteggere la meravigliosa biodiversità africana e una battaglia globale e senza confini. Potrà essere vinta soltanto se la sua voce, i suoi appelli e le sue richieste di aiuto, raggiungeranno i cuori e le teste di chi può decidere di fermare i crimini di natura, il bracconaggio, l’usurpazione e la distruzione di un bene comune: la natura africana”.

“Dopo il gravissimo attentato operato dagli interessi criminali che da sempre Kuki combatte e che il WWF condanna chiedendo che i responsabili vengano assicurati alla giustizia, non possiamo che sperare con tutta la nostra forza che si riprenda presto e che il questo orribile gesto criminale possa avvicinare ancora più persone alle sue battaglie e alla decisione di non lasciarla mai più sola“, conclude Donatella Bianchi.

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