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I giovani protagonisti del World Wildlife Day

Lo slogan lanciato dall’ONU per l’edizione 2017 del World Wildlife Day è “Listen to the young voices“, “ascolta le voci dei giovani”. Incoraggiare le giovani generazioni ad agire localmente e globalmente per difendere la natura è un impegno…

Lo slogan lanciato dall’ONU per l’edizione 2017 del World Wildlife Day è “Listen to the young voices“, “ascolta le voci dei giovani”. Incoraggiare le giovani generazioni ad agire localmente e globalmente per difendere la natura è un impegno sul quale il WWF è coinvolto sin dalla sua fondazione.
E allora in occasione del World Wildlife Day il WWF vuole raccontare esempi concreti dell’impegno in prima persona dei giovani nel mondo. In Buthan, ad esempio, grazie al WWF è nato il primo Young bhutanese birders club che riunisce giovani birdwatchers tra gli 11 e i 19 anni. I giovanissimi iscritti entrano in azione ogni sabato mattina nell’osservazione dell’avifauna nei parchi naturali del loro paese, ottenendo così benefici fisici e psicologici, grazie all’attività all’aria aperta, imparando ad osservare e identificare le specie, sviluppando nuove relazioni tra loro e opportunità grazie agli incontri periodici con esperti ornitologi.
In Kenia, è diventato una celebrità e un modello Richard Turere: appena 16 anni ma con una grande passione per l’elettronica, che è riuscito a “far pace con i leoni’ . Sono bastati una batteria, un pannello solare, un trasformatore ed una lampadina a Richard per mettere in atto il suo sistema non cruento per tenere lontani i leoni dagli allevamenti di bestiame che avevano subito ripetuti attacchi dai leoni acuendo il conflitto con la comunità. Richard ha raccontato la sua esperienza (“My invention that made peace with lions” su ted.com).
 
In Italia è nata da poco la Community WWF Young: lanciata il 28 gennaio a Bologna ha lo scopo di mettere in contatto giovani tra i 18 e i 35 anni, provenienti da ogni parte d’Italia, appassionati di natura e che desiderano fare qualcosa per tutelare il nostro Pianeta, insieme. La community è un canale di scambio di idee per identificare quali problemi (cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e i traffici illeciti a danno della natura) sono percepiti come cruciali nel nuovo millennio, favorendo l’incontro tra nuove energie e punti di vista diversi sul futuro del nostro pianeta. Mettendo in rete le idee e le energie dei giovani, WWF YOUng mira ad ideare iniziative innovative, influenzare dal basso le politiche sui temi ambientali e di sviluppo sostenibile, promuovendo progetti in collaborazione con il mondo universitario e della ricerca.
 
Ma il WWF è protagonista anche nelle esperienze di gruppi classe che si impegnano nella conservazione della natura all’insegna di “insieme è meglio”, come il “branco del Cattaneo”: un gruppo di studenti dell’Istituto agrario di Cecina (LI) che hanno  preso a cuore la grande sfida della convivenza tra gli allevatori di domani e i predatori come il lupo: indagini sulla percezione del problema nella loro comunità, eventi, convegni e giochi da proporre ai più piccoli. O i giovani della III B della scuola media di Mosso (BI) che hanno deciso di difendere l’isola di Budelli raccogliendo i soldi necessari tra i bambini di tutta Italia, diventando un esempio persino per i crowfunder più esperti.
Nel 2017 saranno circa 1.000 i ragazzi che il WWF con la sua rete sul territorio ospiterà in progetti di alternanza scuola lavoro e sono migliaia le classi di ogni ordine e grado che incontrano la natura nelle Oasi e partecipano ai progetti educativi dell’associazione. Come i ragazzi dei Licei Farnesina e Orazio di Roma impegnati in lezioni/gioco rivolte ai piccoli della primaria sulla tutela degli animali, o quelli del Giovanni XXIII di Roma che seguono, anche col supporto WWF,  un Erasmus+ sulle specie in via di estinzione in Europa con i  ‘colleghi’ delle scuole dal Portogallo, Spagna, Lettonia, Lituania, Bulgaria,  Slovacchia, Polonia e Turchia. I bambini della Classe 3 della Primaria “C.Sarti” di Teramo che si sono autofinanziati per riqualificare il giardino della scuola e hanno adottato 5 animali in estinzione finanziando le campagne del WWF. Come loro in Italia sono migliaia i giovani che realizzano giardini per le farfalle, piantano siepi, posizionano cassette nido nella loro scuola.

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