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Continua l’impegno della IIIB per l’isola di Budelli

È trascorso quasi un anno, da quando gli alunni della IIB hanno lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere i 3 milioni di euro necessari ad acquistare l’isola sarda di Budelli che avrebbe potuto tornare all’asta dopo la…

È trascorso quasi un anno, da quando gli alunni della IIB hanno lanciato una campagna di crowdfunding per raccogliere i 3 milioni di euro necessari ad acquistare l’isola sarda di Budelli che avrebbe potuto tornare all’asta dopo la rinuncia all’acquisto di un magnate neozelandese.

Hanno contattato giornali e sono immediatamente arrivate offerte di sostegno da tutto il mondo, tantissime persone che si sono unite alla loro battaglia: fare in modo che questo autentico gioiello della natura con la sua spiaggia rosa non finisse in mano ai privati e rimanesse un’isola di proprietà pubblica, italiana e tutelata.

Sfruttando il metodo del cooperative learning hanno preso contatti con le banche e con noi del WWF, che abbiamo sposato da subito il loro progetto, diventando partner dell’iniziativa. E poi è arrivato anche l’appoggio di Massimo Giletti, le interviste alle radio i contatti con le università. 

Oggi il sogno di questi ragazzi è trasformare Budelli nella prima isola-laboratorio di educazione ambientale del Mediterraneo. I progetti da sviluppare sono tanti e spaziano dalla realizzazione di una stazione meteo per raccogliere dati utili all’analisi dei i cambiamenti climatici, all’istituzione di borse di studio per ricerche naturalistiche e biologiche. 

Pochi giorni fa Massimo Giletti, testimonial dell’operazione Budelli, è andato a trovare i ragazzi della IIIB e ha promesso loro il suo impegno per la realizzazione di una partita del cuore a sostegno del progetto

Il professor Giuseppe Paschetto, coordinatore del progetto, ha commentato cosi l’esperienza:
“Fare di Budelli un isola-laboratorio di educazione ambientale ha un particolare significato simbolico. Nel momento in cui è prevista nel giro di pochi decenni la sparizione sotto il mare di una intera nazione oceanica, quella di Kiribati, per noi un’altra isola, quella di Budelli, rappresenta il mondo che non vuole finire sott’acqua grazie proprio a un nuovo impegno di educazione ambientale. In questa operazione i nostri alunni sono protagonisti di un’avventura che, siamo certi, li segnerà per la vita“.

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