Pandanews

Parco d’Abruzzo: report orso dedicato a Massimiliano Rocco

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise pubblica un dettagliato rapporto sullo stato di conservazione dell’orso bruno marsicano e lo dedica al nostro collega Massimiliano Rocco, scomparso prematuramente nel dicembre del 2015. “A Massimiliano Rocco, compagno di viaggio…

Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise pubblica un dettagliato rapporto sullo stato di conservazione dell’orso bruno marsicano e lo dedica al nostro collega Massimiliano Rocco, scomparso prematuramente nel dicembre del 2015. “A Massimiliano Rocco, compagno di viaggio degli ultimi dieci anni nella tutela dell’Orso bruno marsicano, che ci ha lasciato prematuramente nel 2015”. Per Max, la tutela dell’orso, come quella del lupo, era uno dei motivi che lo spingeva a lavorare con entusiasmo ed energia inesauribile allo studio e alla conservazione di ciò che più amava: gli animali e la vita sul nostro pianeta in generale.
Il report del Parco parte dal monitoraggio genetico fino ad affrontare le minacce e le azioni necessarie per garantire la conservazione dell’orso sull’Appennino, comprendendo anche i parchi Gran Sasso, Sirente Velino e Maiella. Il monitoraggio genetico, che il parco effettua da almeno 10 anni (attraverso i campionamenti) ha permesso di raccogliere, nel 2014, 476 campioni di pelo.
“L’analisi statistica dei dati raccolti – si legge nel report Orso – con i vari metodi descritti ha consentito di stimare la popolazione a 50 individui di cui 22 maschi e 28 femmine con un rapporto sessi 1:1.27 (MM:FF) e una densità di 38,8 orsi/1.000 km².  La variabilità genetica della popolazione è ridotta come ci si potrebbe aspettare con un esiguo numero di individui e soggetta nel tempo a veri e propri colli di bottiglia. I dati del 2014, confrontati con quelli del 2011 mostrano una stabilità demografica, nonostante una discreta produttività con almeno 31 cuccioli nati dal 2011 al 2014 e una media di 7.8 cuccioli nati/anno)”.
Questo si spiega con una mortalità ancora troppo alta. “Purtroppo, anche i dati di mortalità restano elevati e questo determina – scrivono gli esperti del Parco Nazionaloe d’Abruzzo, Lazio e Molise – una sostanziale stabilità della popolazione  che, nonostante  l’elevata  produttività,  non riesce a crescere come dovrebbe. Tra  il  2011  e  il  2015  sono stati recuperati 13 orsi morti pari a un numero minimo di 2.6 orsi morti/anno”.

La natura chiama. E a volte scrive anche. Iscriviti alla newsletter WWF

Utilizziamo cookie tecnici, indispensabili per permettere la corretta navigazione e fruizione del sito nonché, previo consenso dell’utente, cookie analitici e di profilazione propri e di terze parti, che sono finalizzati a mostrare messaggi pubblicitari collegati alle preferenze degli utenti, a partire dalle loro abitudini di navigazione e dal loro profilo. È possibile configurare o rifiutare i cookie facendo clic su “Configurazione dei cookie”. Inoltre, gli utenti possono accettare tutti i cookie premendo il pulsante “Accetta tutti i cookie”. Per ulteriori informazioni, è possibile consultare la nostra cookies policy.