Dopo aver guidato i negoziati e votato a favore del Regolamento contro la deforestazione (EUDR) nel 2023, oggi gli europarlamentari del Partito Popolare Europeo (PPE), inclusi gli italiani di Forza Italia, con una mossa trasformista si schierano con l’estrema destra per indebolire uno dei provvedimenti principali del Green Deal europeo.
Un cambio di rotta quello del PPE gravissimo che va contro le foreste e la natura in un momento decisivo a livello europeo e internazionale nella lotta al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità. Una decisione che danneggia gravemente anche la competitività delle numerose imprese italiane ed europee che hanno già adattato i loro piani aziendali al Regolamento e agli obblighi di due diligence.
A seguito della proposta della Commissione di rinviare la data di applicazione di 12 mesi, il PPE ha presentato 15 emendamenti che miravano ad annacquare il Regolamento. I più dannosi sono stati adottati con il sostegno dei gruppi di estrema destra. In particolare, l’introduzione di una categoria di Paesi “a rischio zero” (compresi tutti gli Stati membri dell’UE) esenterebbe le aziende dai controlli in questi Paesi, aprendo la porta ad abusi di vasta portata.
Dante Caserta, Responsabile Affari Legali e Istituzionali del WWF Italia dichiara: “Oggi il PPE ha tradito i suoi impegni nei confronti dell’ambiente, dei cittadini europei e delle imprese virtuose che hanno investito nell’adeguamento alla Deforestation Law. Schierandosi con le forze anti-europeiste e negazioniste sul cambiamento climatico, gli europarlamentari del PPE e di Forza Italia hanno anteposto il tornaconto politico alla tutela ambientale. Quello di oggi è un gravissimo precedente per la legislatura appena iniziata e fa crescere le preoccupazioni per uno smantellamento della normativa ambientale europea. Ora la Presidente von der Leyen è ad un bivio: deve decidere se proteggere il Green Deal, che lei stessa ha promosso, o schierarsi con chi puntualmente si oppone a qualsiasi normativa ambientale. Tutte le associazioni ambientaliste stanno chiedendo alla Presidente von der Leyen di ritirare la proposta di rinvio di 12 mesi della data di applicazione dell’EUDR. Questa è l’unica soluzione per garantire un’applicazione efficace del Regolamento. Per quanto riguarda l’Italia, purtroppo il nostro Governo è uno dei principali sostenitori del rinvio del Regolamento. Visti i precedenti, non abbiamo molte speranze, ma lanciamo ugualmente un appello al Ministro Lollobrigida: c’è sempre tempo per rimettere i piedi per terra e opporsi allo smantellamento del Regolamento deforestazione. Ne va del futuro della natura, della competitività delle imprese virtuose e della salute di tutti noi”.