Un’opportunità storica per dimostrare come possiamo risolvere insieme i problemi ambientali globali. Inizia oggi a Busan, nella Repubblica di Corea, il quinto e ultimo round di negoziazioni per un Trattato volto a porre fine all’inquinamento da plastica. Le negoziazioni continueranno fino al 1 dicembre.
L’urgenza di misure vincolanti
I governi devono trovare un accordo su misure vincolanti a livello globale. Altrimenti, secondo il WWF, difficilmente riusciranno a mantenere la promessa fatta due anni fa di creare uno strumento in grado di porre fine all’inquinamento da plastica.
“Per proteggere le generazioni presenti e future da un mondo sopraffatto dall’inquinamento da plastica e dal peso iniquo che questo impone alle comunità più vulnerabili, abbiamo bisogno di regole globali vincolanti. I negoziatori hanno il sostegno non solo da parte della comunità scientifica, ma anche della maggioranza dei governi, dei cittadini e delle imprese. Un Trattato globale con obblighi giuridicamente vincolanti è infatti l’unico modo per affrontare la crisi globale dell’inquinamento da plastica. Bisogna dare priorità alle misure più urgenti per affrontare il problema alla radice e creare un trattato forte e incisivo” ha dichiarato Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia.
Le quattro misure
In particolare, il WWF invita i governi a garantire che all’INC-5 venga adottato un Trattato che includa quattro misure globali vincolanti essenziali per l’intero ciclo di vita della plastica:
- Divieti globali e l’eliminazione progressiva dei prodotti in plastica e delle sostanze chimiche più dannose e problematiche;
- Requisiti globali obbligatori di progettazione dei prodotti che garantiscano sicurezza e facilità di riutilizzo e riciclo;
- L’individuazione dei finanziamenti richiesti e indicazioni chiare sul come tali risorse saranno distribuite per un cambiamento equo a livello di sistema;
- L’identificazione di meccanismi decisionali per garantire che il Trattato possa essere rafforzato e adattato nel tempo.
Non includere queste misure significherebbe rischiare un aumento esponenziale dell’inquinamento da plastica. La maggioranza dei governi ha già richiesto o in qualche maniera sostenuto, anche solo indirettamente, come nel caso dell’Italia attraverso posizioni dell’Unione europea, tali misure. Resta da vedere se queste promesse verranno mantenute.