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Santuario Pelagos, qualcosa si muove

Alla Conferenza delle Parti approvate molte delle proposte avanzate dalle ONG per la tutela di balenottere e delfini Un ruolo maggiore per i portatori di interesse (stakeholders), la necessità di aumentare i Comuni che aderiscono alla Carta del…

Alla Conferenza delle Parti approvate molte delle proposte avanzate dalle ONG per la tutela di balenottere e delfini
Un ruolo maggiore per i portatori di interesse (stakeholders), la necessità di aumentare i Comuni che aderiscono alla Carta del Partenariato, la partecipazione attiva delle Aree Marine Protette presenti nell’area del Santuario, la certificazione degli operatori del Whale Watching, la rotazione della presidenza del comitato scientifico. Sono solo alcune delle decisioni prese durante la Sesta Conferenza delle Parti firmatarie dell’accordo di istituzione del Santuario Pelagos, tenutasi a  Hyères, in Francia; decisioni che renderanno sicuramente più efficace l’azione del Santuario.
“Certamente c’è ancora molto da fare ma in questi due giorni sono stati fatti passi avanti importanti che concludono in maniera positiva il periodo di presidenza della COP da parte dell’Italia,” ha detto Marco Costantini, Responsabile Programma Mare WWF Italia
Siamo felici che molte delle proposte presentate dal WWF e dalle altre ONG coinvolte siano state finalmente approvate: è il risultato dello sforzo comune e dell’impegno costante nel miglioramento della più grande Area Marina Protetta del Mediterraneo”, conclude Costantini.
Queste nel dettaglio le decisioni prese e gli aspetti su cui per il WWF occorre lavorare ancora:

  1.     Le parti approvano il nuovo piano pluriannuale del Santuario che sarà reso operativo da piani di lavoro biennali. Importante il riferimento al processo partecipativo per lo sviluppo sia del piano di gestione che di quello di lavoro, punto fortemente sostenuto dal WWF
  2.      Temi quali l’installazione di sistemi anticollisione  del tipo REPCET (Real-time Plotting of Cetaceans), e l’attuazione di misure di riduzione dell’impatto del traffico marittimo rimangono fondamentali. La collisione con le grandi navi è infatti la prima causa di mortalità per le balenottere nel Mediterraneo. Temi su cui il WWF sta già investendo e nel 2016 assicurerà l’installazione della strumentazione REPCET su diverse navi passeggeri che operano nel Santuario.
  3.      Le parti hanno approvato una nuova risoluzione che prevede la rotazione biennale della presidenza del comitato tecnico scientifico, tale presidenza viene assegnata all’Italia per il biennio 2016-2017.
  4.     Le parti hanno deciso che il segretariato sarà spostato da Genova a Monaco e ritengono opportuno aprire il reclutamento del personale del segretario permanente e del suo assistente a tutte le nazionalità dell’Unione Europea. Fino ad oggi il personale doveva essere francese come descritto precedentemente nell’accordo.
  5.     Le parti hanno aumentano la loro contribuzione annuale per la gestione del segretariato, che permetterà un funzionamento più efficace dello stesso nel biennio 2016-2017, e il Principato di Monaco ha aumentato significativamente il suo contributo dovendo ospitare il segretariato a partire dal prossimo giugno.
  6.     Tra le altre decisioni prese, supportate dal WWF, ci sono l’estensione della certificazione High Level Whale Watching a tutti gli operatori all’interno del Santuario per assicurare codici di comportamento adeguati e minimizzare il disturbo agli animali.
  7.     Le parti contraenti effettueranno un nuovo censimento dei cetacei in collaborazione con l’Accobams (Agreement on the Conservation of Cetaceans in the Black Sea Mediterranean Sea and Contigous Atlantic Area), di cui il WWF è partner dal 2007.
  8.     Non sono state prese in questa COP decisioni di carattere tecnico che sicuramente sarebbero state utili per attuare misure concrete di protezione dei cetacei. Tuttavia ciò verrà fatto a breve in previsione di una seduta della COP straordinaria prevista il prossimo giugno.

Il WWF ha apprezzato l’impegno delle parti contraenti l’accordo Pelagos per il rinnovato interesse nel rafforzare la governance e le misure di protezione per i mammiferi marini. Per avere aperto la governance alle Aree Marine Protette e avere rinnovato la cooperazione tra gli organi di gestione del Santuario. Tra l’altro Pelagos aveva avuto rinnovato il suo statuto ASPIM quest’anno e dunque rimane l’area marina protetta transfrontaliera più grande del Mediterraneo.
    

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