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All’Oasi di Bolgheri è arrivata…la cicogna

E’ dura, durissima la vita della cicogna bianca! Pochi possono immaginare il tour de force cui deve sobbarcarsi una coppia impegnata nella crescita dei propri cicognotti. in questo caso figli di Ciocco e Duna,  così si chiamano le…

E’ dura, durissima la vita della cicogna bianca! Pochi possono immaginare il tour de force cui deve sobbarcarsi una coppia impegnata nella crescita dei propri cicognotti. in questo caso figli di Ciocco e Duna,  così si chiamano le cicogne dell’Oasi di Bolgheri. Nel mondo degli uccelli i genitori impegnati nella cura della prole sono sottoposti a turni di lavoro massacranti per le specie diurne, dall’alba al tramonto, per le specie notturne, dal tramonto all’alba, con qualche digressione, per loro, nelle ore con la luce. 
Aver modo, però,  di seguire da vicino e con frequenti sopralluoghi la vita delle cicogne della stalla delle Cioccaie
di Bolgheri, ci porta a nutrire nei loro confronti i sentimenti della più alta ammirazione e commozione. I turni di cambio al nido dei genitori sono scanditi quasi con la clessidra. Ogni 20-25 minuti i genitori tornano al nido con il loro fardello di prede che nel loro peregrinare in padule sono riusciti a catturare, quasi sempre interi: topolini, gamberi della Louisiana (il caso in cui un alieno viene in soccorso di una specie nostrana …!), rane, limacce, chiocciole, grilli, invertebrati vari. Insomma: un’arca di Noe della micro-fauna.
Inizia poco dopo il rito cruento e faticoso del rigurgito sulla piattaforma che ospita i piccoli: assoluti despoti che mettono a dura prova la resistenza, ma soprattutto la pazienza, dei tenaci genitori. Segue un conato di vomito dietro l’altro per rimettere sul nido tutto quanto accumulato nello stomaco. Con i pulli, che ad un mese di vita pesano quanto un pollo, che reclamano senza tregua cibo, introducendo senza tanti preamboli il loro già sviluppatissimo becco nell’esofago del genitore, cercando di anticipare l’altrettanto famelico fratello.
Se pensiamo alla famiglia di cicogne come ad una fotografia idilliaca della famiglia perfetta cadiamo in errore. Ma anche quest’anno, per l’ottavo anno consecutivo e con 3 piccoli nati, Duna e Ciocco hanno ripetuto un rito antico che si ripete ormai da 8 anni a Bolgheri, con la sua crudezza, il suo fascino e con il mistero sotteso in ogni fenomeno in cui la Natura decide ritmi e tempi. E l’uomo, per una volta, sta a guardare ammirato.
Paolo Maria Politi, Tenuta San Guido (Bolgheri)
 

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