Il WWF Italia chiede che la storica riforma del codice penale per i “delitti ambientali” sia approvata subito dal Parlamento “senza se e senza ma” e insieme a 25 Associazioni che rappresentano milioni di italiani, chiede la soppressione del “ravvedimento operoso” come causa di non punibilità dei delitti ambientali colposi.
Il WWF con le altre 25 associazioni firmatarie dell’appello ‘In nome del popolo inquinato’ promosso da Legambiente e Libera si è trovato martedi 24 febbraio in un sit-in davanti al Senato per chiedere “una prova di responsabilità dinanzi al Paese ed approvare senza ulteriori rinvii il Ddl sugli ecoreati.
“ Che siano Governo e Parlamento a fare un “ravvedimento operoso” , accelerando i tempi di approvazione definitiva della legge e cancellando dal testo il vergognoso emendamento, inserito di recente, che consentirebbe veri colpi di spugna agli inquinatori che si “ravvedono” e , dopo aver causato danni incalcolabili all’ambiente e alla salute , non sarebbero più punibili a seguito di una semplice dichiarazione di voler bonificare le aree che hanno per anni avvelenato” ha dichiarato Patrizia Fantilli Direttore Ufficio Legale – Legislativo WWF Italia
Con la nuova legge sui “delitti ambientali” , approvata nel suo testo originario – che prevede un inasprimento delle pene, l’innalzamento dei tempi di prescrizione, l’introduzione nel codice penale dei reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale e traffico di materiale radioattivo- potremmo finalmente dire “mai più Eternit “.
I reati ambientali, che sono tutt’ora il tallone d’Achille del sistema penale italiano, si potrebbero trasformare in formidabili strumenti di prevenzione e repressione di inquinamenti, disastri ambientali, scempi di natura e lutti.