Si svolgerà il 7 novembre la XV edizione del Pomodorino D’Oro, premio istituito da Mutti alla fine degli anni novanta, con lo scopo di stimolare una sana competizione tra gli agricoltori per produrre un pomodoro di qualità sempre più elevata. Oggi saranno premiati i 40 agricoltori tra i 220 fidelizzati per l’anno 2014 che hanno saputo conferire il pomodoro migliore, prestando particolare attenzione anche alla salvaguardia dell’ambiente tramite il monitoraggio del proprio consumo idrico.
In particolare, a salire sul gradino più alto del podio ci sarà l’Azienda agricola Franzoni, seguita dall’Azienda agricola Schiena e dall’Azienda agricola Ronda, classificatesi rispettivamente al secondo e terzo posto.
La maggior parte delle aziende agricole che conferiscono il pomodoro ogni anno sono situate a non più di 140Km dall’azienda Mutti. Il viaggio verso l’ambito Pomodorino D’Oro, premio che oltre al prestigio mette in palio un bonus monetario, comincia ad inizio anno quando Mutti comunica ai produttori agricoli, tramite le OP di appartenenza, il fabbisogno di pomodoro per la produzione annuale che sarà raccolto da metà luglio a fine settembre. Da qui gli agricoltori intraprendono un percorso che non può prescindere dalla passione e il rispetto per la terra.
“Oggi fare l’agricoltore vuol dire fare i conti con margini bassi a causa della pressione fiscale e di norme sempre più severe. Per questo chi fa l’agricoltore deve essere per forza appassionato ma anche incentivato a produrre una qualità più elevata per continuare a lavorare in un settore in crescita dove il Pomodoro Italiano è un asset da proteggere e valorizzare”, spiega Francesco Mutti, AD dell’azienda che prosegue: “Questo riconoscimento aiuta a consolidare il rapporto solido e di reciproca fiducia che abbiamo con le aziende agricole oltre a dimostrare la nostra attenzione costante verso chi ci sceglie ogni giorno”.
La qualità del prodotto e dei processi ha un valore elevatissimo per Mutti che dal 1999, oltre a istituire il Pomodorino D’Oro, è stata la prima in Italia a certificare i propri prodotti con il marchio “Produzione Integrata Certificata”, a cui, dal 2001, si è aggiunta la dichiarazione “non OGM”, certificazione che prevede un doppio controllo, sia sulle operazioni agricole, sia su piantine, pomodoro fresco e prodotto finito.
Ogni anno gli agricoltori conferenti all’azienda Mutti sottostanno ad ancor più rigidi parametri di qualità rispetto a quelli già istituiti dalle autorità competenti. Infatti, per produrre un pomodoro di elevata qualità i fattori sono molteplici e Mutti, attenta alla sostenibilità, fa rientrare nei parametri di valutazione anche l’aspetto del consumo idrico.
Dal 2010, grazie a una partnership con il WWF volta a promuovere un utilizzo sostenibile delle risorse, Mutti fornisce, ad una quota crescente di agricoltori, delle sonde per la misurazione dell’umidità del terreno e li incentiva a ottimizzare l’impiego di acqua e di fertilizzanti e a rispettare altri parametri. A supporto dei produttori sono previsti inoltre incontri formativi, assistenza tecnica specialistica e monitoraggio proprio sull’irrigazione.
Nella stagione agricola 2013 gli agricoltori coinvolti hanno registrato in media un risparmio del 14% dell’acqua di irrigazione (ultimo dato disponibile), confermando l’efficacia delle sperimentazioni promosse. E’ importante sottolineare che questa è stata un’estate anomala ma il dato conferma come l’osservatorio WWF – Mutti sia efficiente nel valutare gli interventi necessari alla filiera, minimizzando gli sprechi e consolidando l’impegno di sostenibilità dell’intero processo produttivo.
Con WWF, Mutti prosegue inoltre il proprio impegno nella riduzione delle emissioni di CO2.
Grazie alle misure intraprese, Mutti ha evitato, tra il 2010 e il 2013, l’immissione in atmosfera di 6.338 tons di CO2 (pari alle emissioni assorbite in un anno da una foresta di circa 1.000 ettari). Tra le misure adottate, l’efficientamento della centrale termica (attraverso l’installazione di scambiatori per il recupero del calore dai fumi) che ha permesso di risparmiare 410 tons di CO2 (da giugno 2013).
“La collaborazione con Mutti per migliorare l’impronta idrica della produzione di pomodoro si è rafforzata grazie all’attenzione per l’innovazione e al coinvolgimento attivo degli agricoltori in percorsi virtuosi per l’ambiente.”, dichiara Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia che oggi sarà presente alla manifestazione. “Aziende come Mutti che scelgono volontariamente di impegnarsi per un utilizzo sostenibile delle risorse naturali contribuiscono non solo a ridurre gli impatti sul nostro ambiente ma a sviluppare attività produttive durevoli e insieme rispettose, ispirando anche altri attori all’interno di un settore strategico come quello agricolo. Contiamo dunque di ampliare i progetti in corso con l’obiettivo di condividere, all’interno della filiera e oltre, le buone pratiche identificate”.
(testo a cura di MUTTI)