E’ necessario che l’ambiente e la sostenibilità dello sviluppo abbiano nella scuola italiana e negli altri Enti competenti per l’educazione e la formazione la giusta attenzione sottolinea il WWF che dichiara il suo interesse alla riforma della scuola presentata dal Governo Renzi, ma evidenzia come al momento siano ‘assenti ingiustificati’ i temi ambientali, del paesaggio e della sostenibilità nel documento d’indirizzo presentato nei giorni scorsi.
Donatella Bianchi Presidente WWF Italia ha dichiarato “Ambiente e sostenibilità sono “assenti ingiustificati” nella riforma Renzi per la Scuola. Conoscenza e sensibilizzazione sono le parole chiave e la scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione delle nuove generazioni che dovranno prendersi cura del pianeta”.
Il WWF ricorda come la green economy possa offrire molte opportunità di rilancio dell’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro, in particolare per i giovani ma per poter cogliere queste opportunità servono percorsi formativi adeguati e occasioni di crescita delle competenze dentro e fuori le scuole di diverso ordine e grado
Nel 2012 il 22% delle aziende italiane ha investito nei settori della green economy producendo ben 3 milioni di nuove assunzioni e 3,7 milioni di posti di lavoro potenziali. Nel 2013 le aziende green hanno garantito il 38% di tutte le nuove assunzioni nei servizi e il 61,2% per le attività di ricerca e sviluppo, il 42% dei nuovi posti di lavoro sarà destinato agli under 30 e il 52% dei contratti sarà a tempo indeterminato (fonte Unioncamere e Fondazione Symbola, 2013).
E’ di 29.000 occupati il potenziale stimato di nuovi posti di lavoro diretti ed attraverso l’indotto per 1 miliardo di euro investito nel settore della conservazione della natura e nella gestione dei siti Natura 2000 con la nuova programmazione dei Fondi Comunitari 2014 – 2020 (fonte GHK Consulting, 2011). Nel complesso la prossima programmazione dei fondi comunitari vale per le Regioni italiane circa 114 miliardi di euro.
La capacità di aggiornamento, di costruire scenari, di connettere i contenuti sono alcune delle competenze individuate dall’ONU che vede nell’educazione la condizione necessaria, anche se non sufficiente, per lo sviluppo sostenibile, temi ai quali è dedicato il decennio UNESCO sull’educazione per lo sviluppo sostenibile che si conclude quest’anno.
‘Il WWF del futuro lo immagino sempre più incisivo nel rispondere alla domanda crescente di ambiente e difesa della biodiversità che proviene soprattutto dalle nuove generazioni, trasformandole da nativi digitali a ‘nativi ambientali’” ricorda ancora Bianchi.
Da oltre 40 anni il WWF Italia collabora con il mondo della scuola a tanti livelli: dalla relazione con le istituzioni alla produzione di materiali didattici, progetti, alla formazione dei formatori , dagli insegnanti ai propri educatori) con grande attenzione alla qualità dell’offerta formativa e all’innovazione, lavoro riconosciuto dallo stesso Ministero che ha accreditato il WWF come Ente di formazione docenti.
Proprio sul tema ‘Quale educazione per quale futuro’ dal 5 al 7 settembre nei pressi di Potenza, grazie al finanziamento della Regione Basilicata, il WWF chiama a raccolta educatori, docenti e volontari nel seminario nazionale sull’educazione per la sostenibilità per discutere di quale sistema nazionale per l’educazione sostenibile, le competenze per la sostenibilità, strategie e metodi, la valutazione dell’acquisizione delle competenze, temi centrali anche nel dibattito sulla riforma della scuola appena annunciata a cui il WWF vuole contribuire.