La Giunta della Regione Lombardia ha autorizzato la cattura di 19mila animali selvatici, piccoli uccelli migratori come tordi , cesene, merli da utilizzare come “richiami vivi” per la caccia, un ennesimo atto provocatorio della Lombardia che continua a negare e calpestare le leggi italiane ed europee per la tutela della natura , ed anche di quelle del buon senso e della civiltà denunciano il WWF Lombardia e WWF Italia.
Il WWF, insieme alle altre associazioni, si rivolgerà ai tribunali competenti, italiani ed europei, per far ristabilire la legalità ed il rispetto della vita selvatica .
L’utilizzo di piccoli uccelli come richiami vivi per la caccia è una pratica futile e cruenta con cui vengono catturati i piccoli uccelli migratori con reti ed altri strumenti (i cosiddetti “roccoli”) di vera tortura e poi costretti (quelli che sopravvivono) in gabbie minuscole, tenuti al buio per mesi per migliorarne il canto, spesso in condizioni igieniche indegne, tra ferite, pessimo stato del piumaggio e grave stress psicofisico. Questa pratica barbara ed illegale, per la quale è aperto un pesante contenzioso con l’Europa, viene spacciata per una “tradizione ” che rappresenta anche “una peculiarità del paesaggio rurale lombardo di elevato pregio ambientale”, come ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura lombardo.
L’affermazione si commenta da sola: proprio in questi giorni il Parlamento italiano sta votando la “legge europea”, in cui è inserita anche una norma che dovrebbe ridurre l’uso dei richiami vivi, per bloccare la procedura di infrazione in atto contro l’Italia da parte dell’Europa e, proprio in questi giorni, tutte le più importanti associazioni ambientaliste ed animaliste stanno chiedendo la totale abolizione di questa arcaica ed incivile “usanza” , insieme ad oltre cinquantamila persone che hanno firmato una petizione contro l’uso degli uccelli come richiami da caccia e numerosi Deputati che hanno votato per l’abolizione di questa pratica inutile ai fini venatori e crudele.