Quaderno di educazione ambientale WWF n. 67 (Insegnanti).
Testi: Eva Alessi, Gianfranco Bologna, Antonio Bossi, Andrea Masullo, Sara Nardicchia, Maria Antonietta Quadrelli, Massimiliano Varriale, 2009.
Prima dell’attuale società, definita non a torto “dell’usa e getta”, le cose prodotte duravano più a lungo e la produzione dei rifiuti era certamente inferiore.
Se poi si pensa che la popolazione mondiale sta crescendo in misura significativa, è facile prevedere un conseguente incremento della richiesta di beni di consumo e quindi un vertiginoso aumento dei rifiuti.
Nel tempo è anche cambiata la composizione della spazzatura: oggi la parte organica è inferiore, mentre è presente un’elevata quantità di plastica e di imballaggi di difficile smaltimento.
Ma i rifiuti non sono solo quelli che vengono eliminati da ognuno di noi: anche i
cicli produttivi, infatti, oltre a un impoverimento delle risorse naturali, generano rifiuti che inquinano l’atmosfera, il suolo e le acque.
Questo modello di sviluppo non può durare a lungo ed è ormai indifferibile un cambiamento esteso e profondo nel modo di produrre e consumare.
Una maggiore attenzione al ciclo di vita degli oggetti che usiamo può farci riconsiderare le conseguenze delle nostre scelte quotidiane, portando a comportamenti, anche individuali, più responsabili e maturi.
La pubblicazione si conclude con una proposta di percorso didattico per l’insegnante.
Questo quaderno fa parte del progetto triennale “Tutti per una – Una per tutti”, dedicato ai temi dello sviluppo e della cooperazione internazionale ed è abbinato al quaderno ragazzi “Mosiro. Alberi fumanti”
Per ulteriori informazioni: scuole@wwf.it