Il WWF ha denunciato nei giorni scorsi alle autorità competenti che alcuni suoi impiegati sono stati minacciati di morte per l’opposizione che l’organizzazione internazionale sta portando avanti contro lo sfruttamento petrolifero all’interno del parco Nazionale del Virunga, il più antico parco nazionale africano.
Telefonate anonime sono state ricevute da due esponenti del WWF presso l’ufficio di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo. In una telefonata una persona non identificata, riferendosi alla dichiarazione pubblica di un dipendente circa gli impatti negativi del petrolio nel Parco avrebbe detto “Vogliamo la sua testa”.
Segnalazioni di minacce sono aumentate in queste settimane, soprattutto a partire da quando, durante un agguato, il direttore del parco del Virunga – Emmanuel de Merode – è stato ferito gravemente da sconosciuti. Le autorità stanno investigando per individuare i responsabili. Altri attivisti della società civile hanno raccontato al WWF che anche loro hanno ricevuto diverse telefonate minacciose, sms e messaggi scritti. Nelle telefonate di minaccia giunte al WWF hanno detto “abbiamo mancato de Merode ma non mancheremo voi”.
Il WWF insiste affinchè le autorità della Repubblica Democratica del Congo facciano tutto il possibile per portare di fronte alla giustizia i feritori di de Merode e le persone responsabili delle minacce ricevute.
Intanto cresce nel parco Nazionale del Virunga la tensione mentre la compagnia di bandiera britannica SOCO International PLC continua la perlustrazione con test sismici nel lago Edward. Il WWF condanna i test e tutte le attività di perlustrazione petrolifera nel World Heritage Site. Lo sfruttamento del petrolio nel parco potrebbe mettere a repentaglio il benessere di 50.000 famiglie che dipendono dal lago per lavoro, cibo e acqua potabile. I pescatori hanno denunciato al WWF che gli viene impedita l’attività di pesca durante i test sismici e che temono seriamente che le perforazioni possano portare alla contaminazione delle acque
L’opposizione alle attività della Soco in Virunga sta crescendo ovunque nel mondo. Recentemente un referente del governo britannico in Repubblica democratica del Congo, Mark Power, ha reiterato l’opposizione del governo britannico all’esplorazione petrolifera all’interno del parco.
Il premio Nobel nonché campaigner contro l’Apartheid, Desmond Tutu, ha recentemente puntato il dito contro quello che sta succedendo nel parco del Virunga. In un editoriale Tutu, Richard Branson del Virgin Group e il filantropo Howard G. Buffett, hanno definito l’azione di Soco illegale, avvertendo delle possibili conseguenze devastanti per l’uomo e per l’ambiente
L’anno scorso durante l’incontro annuale il comitato UNESCO per i siti patrimonio dell’Umanità ha pubblicato un appello affinchè tutti i permessi di esplorazione petrolifera all’interno del parco venissero revocati.
I governi dell’UNESCO dovranno riunirsi nuovamente il prossimo mese durante il loro incontro annuale e nei prossimi giorni dovrà essere pubblicato un nuovo report a firma dell’Unesco, IUCN e segretariato Ramsar con la valutazione dello stato di conservazione di questo importante sito.