Limitare il riscaldamento globale si può, ma il mondo dovrebbe triplicare o quadruplicare gli investimenti nelle energie pulite. Questo il messaggio inequivocabile del rapporto IPCC (Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle Nazioni Unite). Per il WWF è urgente e necessario mettere in atto la principale azione di mitigazione per ridurre gli impatti del cambiamento climatico: triplicare gli investimenti nelle fonti energetiche rinnovabili, più sostenibili e a bassa emissione di carbonio.
“La maggior parte degli investimenti devono sostenere l’energia rinnovabile e l’efficienza energetica, mentre bisogna frenare gli investimenti nei combustibili fossili” sottolinea il WWF: è questa l’unica strada per ridurre le emissioni nocive per il clima. Secondo l’IPCC, nei prossimi anni le azioni di mitigazione ci costeranno poco rispetto agli altissimi costi dell’inazione, mentre ogni ritardo nelle misure di riduzione dei gas serra renderà sempre più difficoltosa la transizione verso un modello economico a basse emissioni.
“Più si ritardano le misure contro il cambiamento climatico più la sfida diventerà sempre più ardua – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima&Energia del WWF Italia – Ormai la trasformazione dei sistemi energetici mondiali è assolutamente urgente e necessaria se vogliamo evitare i tremendi effetti del cambiamento climatico. E’ proprio il sistema energetico il principale responsabile delle emissioni di gas serra, ma al tempo stesso questo rappresenta la chiave di volta per il cambiamento”. Si tratta di una vera e propria sfida economica e politica.
“Le rinnovabili non sono più una nicchia di mercato, e hanno già dimostrato di essere in grado di avviare grandi innovazioni: nei prossimi decenni devono diventare le protagoniste del mercato energetico globale”, ha continuato Midulla.
I big del carbone nel mirino del WWF
Il WWF ha denunciato per pubblicità ingannevole il colosso del carbone Peabody Energy, segnalando i messaggi fuorvianti alla giuria dell’Etica Pubblicitaria del Belgio (PEC).
Nonostante il carbone sia il combustibile più dannoso per ambiente e salute, l’annuncio della Peabody Energy afferma che il carbone sarebbe la risposta alla crisi umanitaria e ambientale.
La più grande compagnia privata di carbone al mondo ci racconta che “Andiamo a illuminare i tanti volti della povertà energetica globale”. La campagna, pubblicata nell’edizione europea del Financial Times all’interno di “Advanced Energy for Life”, viola diversi articoli del Codice PEC, inclusi i principi guida per i quali “qualsiasi pubblicità deve rispettare la decenza, essere onesta e veritiera”.
La campagna utilizza tralaltro affermazioni assolute e ingannevoli quali “carbone pulito” che non sono sostenute da prove scientifiche e impiego commerciale. Il carbone pulito è un concetto ampiamente screditato.
Con questa denuncia contro Peabody, il WWF evidenzia il profondo cinismo implicito della sua campagna pubblicitaria. Cercare di ‘vendere’ il carbone ai poveri come soluzione per un percorso di vita migliore e più sano, è socialmente irresponsabile e moralmente sbagliato. Sappiamo già che i paesi poveri sono i più colpiti dai cambiamenti climatici e i meno attrezzati per combatterne gli impatti negativi.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 7 milioni di persone sono morte nel 2012 – 1/8 dei decessi globali totali – a causa dell’esposizione all’inquinamento atmosferico. Gran parte di queste morti sono attribuite all’inquinamento indoor e outdoor collegato alla combustione del carbone.
Il WWF sta promovendo in questi mesi la ampagna globale “Ci tieni al futuro? Riprenditi l’energia! (Seize Your Power) rivolta ai cittadini per chiedere alle istituzioni finanziarie e ai governi del mondo, anche con una petizione) di agire affinchè si mettano fuori gioco i combustibili fossili e si investa nell’energia rinnovabile e nell’efficienza energetica.