Una vera e propria valanga di firme, quasi 180.000 raccolte nell’arco di pochi giorni, ha letteralmente seppellito gli assurdi propositi di “riperimetrare”, tagliandolo, il Parco Sirente Velino. L’ottima iniziativa, lanciata da Animal Amnesty e subito raccolta e rilanciata da decine di associazioni ambientaliste, ha portato sul tavolo dei consiglieri regionali la protesta di quasi 180mila cittadini, dei quali si è fatto interprete il consigliere Maurizio Acerbo. La conseguenza è stata il ritiro di un provvedimento sbagliato e dannoso.
Dichiara Herbert Simone, vice presidente del WWF Abruzzo e componente del Consiglio Direttivo del Parco Sirente Velino: “Aver bloccato la proposta di riperimetrazione è un fatto importantissimo perché la revisione dei confini avrebbe estromesso dall’area protetta zone di rilevanza ambientale e paesaggistica importantissima, come i Piani di Pezza. Ma ora è necessario approvare in tempi rapidissimi il Piano del Parco, che è lo strumento indispensabile per permettere all’Ente Parco di svolgere il proprio ruolo di con efficienza: questo passaggio è reso peraltro obbligatorio dalla Legge Regionale. 42/2011, che non consente ulteriori dilazioni o temporeggiamenti”.
“Questa volta – aggiunge il presidente regionale del WWF, Luciano Di Tizio – alla fine ha prevalso il buon senso, ma occorre che la Regione cambi decisamente strategia e cominci a credere nell’ambiente come volàno per lo sviluppo anche economico, abbandonando scelte basate su logiche ormai superate e che finora hanno comportato soprattutto danni per gli abruzzesi” .