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Giappone, Canada e Australia minano progressi sul clima

Al termine della prima settimana di negoziati ONU sul clima a Varsavia, il WWF punta il dito verso Giappone, Australia e  Canada perché stanno compromettendo i progressi della COP19, che dovrebbe aiutare il mondo a dare una risposta…

Al termine della prima settimana di negoziati ONU sul clima a Varsavia, il WWF punta il dito verso Giappone, Australia e  Canada perché stanno compromettendo i progressi della COP19, che dovrebbe aiutare il mondo a dare una risposta urgente contro il cambiamento climatico galoppante.

Venerdì, il governo giapponese ha annunciato che avrebbe indebolito i propri obiettivi di riduzione delle emissioni. L’Australia ha segnalato una possibile riduzione degli obiettivi nazionali e ha deciso di abolire la carbon tax nel Paese, e il Canada ha diffuso una dichiarazione dall’ufficio del primo ministro Harper plaudendo all’Australia per questa decisione e invitando altri paesi a seguire l’esempio.

 
“Questa settimana i nostri colleghi nelle Filippine hanno vissuto in prima persona la devastazione causata dal super tifone Haiyan e non hanno dubbi che stiano subendo gli effetti del cambiamento climatico – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia a Varsavia per seguire i negoziati – Questo rende le azioni di Giappone, Australia e Canada ancora più difficili da comprendere. C’è una grave disconnessione tra la drammatica realtà del cambiamento climatico e le posizioni di questi paesi. Devono dare al mondo una spiegazione.”

Per il WWF il Giappone, con questo obiettivo così debole, ha buttato via due preziosi anni di discussioni avviati dopo il terremoto e l’incidente nucleare di Fukushima. Sebbene il governo stia cercando di farlo sembrare un obiettivo ambizioso, in realtà il target di riduzione è superiore ai valori delle emissioni del 1990 e rappresenta un significativo passo indietro anche rispetto a Kyoto. Il governo deve ripresentarsi con un obiettivo di riduzione veramente ambizioso, senza affidarsi al nucleare.

Per il WWF, il Canada sta celebrando l’inazione e prendendosi gioco degli sforzi internazionali proprio nel momento in cui il mondo necessita con maggiore urgenza di un piano per combattere il cambiamento climatico.
Plaudendo ai passi indietro dell’Australia nel revocare la carbon tax, mentre il Canada stesso è così lontano dai propri obiettivi, compromette la cruciale possibilità di vedere dei progressi effettivi. La mancanza di volontà del Canada die di rispettare i patti sottos critti  compiere anche i più basilari passi avanti per chiudere il suo gap di emissioni è un motivo di imbarazzo sul palcoscenico globale.

Rispetto all’Australia, il WWF sostiene che le dichiarazioni del primo ministro australiano a inizio settimana, che indebolivano gli obiettivi nazionali di riduzione e mostravano la non volontà di accordarsi su obiettivi più forti, insieme alla revoca della carbon tax, hanno peggiorato le difficolta di questi negoziati.

All’alba del devastante super tifone in Malesia, ‘vicino di casa’ dell’Australia, è importante che l’Australia chiarisca la propria posizione e dimostri la volontà di compiere un passo avanti e fare la propria parte.

Il WWF, presente a Varsavia con un team internazionale tra cui Mariagrazia Midulla, responsabile Clima Energia del WWF Italia, appoggia la petizione ‘Stand with the Philippines’ lanciata da Yeb Sano delegato delle Filippine affinchè i negoziati agiscano e prendano urgentemente decisioni per affrontare l’emergenza climatica

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