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Liguria, il Consiglio di Stato sospende il calendario venatorio

Il 15 ottobre il Consiglio di Stato, sezione V, ha sospeso con “decreto cautelare urgente” il calendario venatorio regionale della Liguria, fissando la camera di consiglio per il prossimo 26 novembre. Al Consiglio di Stato avevano fatto appello…

Il 15 ottobre il Consiglio di Stato, sezione V, ha sospeso con “decreto cautelare urgente” il calendario venatorio regionale della Liguria, fissando la camera di consiglio per il prossimo 26 novembre. Al Consiglio di Stato avevano fatto appello le associazioni ambientaliste e animaliste (tra cui il WWF), dopo che il TAR della Liguria aveva negato la sospensiva. Ma ora in appello il Consiglio di Stato ha ribaltato il pronunciamento, dando ragione agli ambientalisti sulle necessità cautelari di urgenza per la tutela della fauna selvatica, tenuto conto dei pareri dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA) disattesi dalla Regione.

Nel dettaglio, i motivi del ricorso accolti dalla sospensiva urgente disposta dai giudici amministrativi riguardano l’assenza di piano faunistico venatorio regionale in vigore, la mancanza del documento di valutazione ambientale strategica, le due giornate aggiuntive settimanali di caccia (oltre alle tre canoniche) ai migratori nei mesi di ottobre e novembre, i periodi di caccia troppo prolungati a tordi e cesene anche dopo il 10 gennaio, i periodi di caccia troppo prolungati agli uccelli acquatici dopo il 20 gennaio, la caccia alla beccaccia dopo il 31 dicembre, l’uso di munizioni contenenti piombo nella caccia agli ungulati e nella caccia vicino a corsi d’acqua e zone umide.

“E’ inaccettabile che alcune regioni, come la Liguria, continuino ad  accanirsi e a non rispettare le leggi italiane ed europee per la tutela della fauna selvatica e della biodiversità, contravvenendo ai pareri dell”Ispra e alle direttive comunitarie – ha detto Raniero Maggini, Vice Presidente WWF Italia – . Tutto questo, per assecondare i desideri delle frange più oltranziste del mondo venatorio”.

“Ride bene chi ride ultimo”, hanno commentato le sezioni liguri di WWF, Lega Abolizione Caccia, V.A.S. (Verdi ambiente e società), patrocinate dagli avvocati Daniele Granara e Federico Tedeschini. “In Liguria – ha dichiarato Patrizia Fantilli, Direttore Ufficio Legale WWF Italia – , solo dall’inizio di questa  stagione venatoria (settembre), il WWF ha presentato e vinto due ricorsi, ottenendo la sospensione della caccia agli ungulati autorizzata dalla Regione prima delle date stabilite dalla legge (anche qui disattendendo il parere Ispra) e ora il fermo totale della  caccia fino al 26 novembre, data in cui si riunirà il Consiglio di Stato in forma collegiale”.

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