Il WWF interviene sui permessi di ricerca nello Ionio e sul piano di emergenza del centro olio di Viggiano
Il WWF Basilicata interviene sul petrolio in Basilicata, sempre più terreno di conquista per le multinazionali.
Due le questioni relative le attività petrolifere su cui WWF è intervenuto:
- – Le nuove ricerche di petrolio, richieste da Transunion Petroleum e Enel Longanesi Dev, per cui WWF ha chiesto alla Commissione VIA di non rilasciare parere positivo poiché non escludono rilevanti impatti ambientali.
- – Il Piano di Emergenza Esterno del Centro Oli di Viggiano, su cui WWF ha chiesto, tra le altre cose, che il controllo non sia relegato solo all’Eni, gestore dell’impianto, ma anche alla pubblica amministrazione, consapevole dei rischi ambientali causati dalle frequenti anomalie nell’attività del Centro Oli.
I rischi ambientali sono enormi nel Golfo di Taranto, assaltato con ben 7 istanze dalle compagnie petrolifere al Ministero. Ulteriori rischi legati al petrolio e ad una mancata tutela ambientale, riguardano i fragili equilibri economici e sociali dell’ecosistema lucano, giustificando la decisa opposizione delle amministrazioni locali.
Le trivellazioni mettono a rischio il turismo, vera risorsa economica del Paese, e, soprattutto, i combustibili fossili non sembrano le fonti energetiche del futuro.