Torna oggi, 29 luglio, la terza edizione della Giornata Mondiale della Tigre e a conclusione dell’importante celebrazione il governo nepalese ha annunciato i risultati dell’ultimo sondaggio sulla tigre rivelando che nel Terai Arc Landscape in Nepal, sono state stimate 198 tigri segnando una crescita del 63% per cento rispetto all’ultima ricerca del 2009. Il WWF osserva che “I risultati di quest’indagine sono significativi per due motivi. In primo luogo, siamo lieti di vedere che la popolazione di tigri in Nepal stia crescendo. Le tigri sono fra l’altro delle ottime indicatrici dello stato di salute di ecosistemi molto importanti. In secondo luogo quest’indagine dimostra che il monitoraggio rigoroso e il conteggio delle tigri in natura è oggi molto avanzato – grazie a nuove tecniche e tecnologie – permettendoci di seguire con più esattezza lo stato di questi incredibili animali “.
Determinare l’esatto numero di tigri allo stato selvatico è difficile in quanto sono notoriamente sfuggenti e spesso abitano in luoghi remoti e difficili da raggiungere. Per molti dei paesi in cui vivono le tigri, svolgere un’attività di monitoraggio è molto costoso e richiede molto tempo. Tuttavia con il miglioramento delle tecniche di indagine e delle attrezzature, come le camera trap che durano più a lungo, i paesi hanno fatto grandi progressi in questi difficili conteggi. “I nuovi dati diffusi dal Nepal dimostrano anche agli altri paesi che le nuove tecnologie e metodologie stanno rendendo più facile che mai il conteggio delle tigri, attività imprescindibile se vogliamo sapere se siamo sulla buona strada per conservare le tigri in natura.
La Giornata Mondiale della Tigre è stata istituita durante il Summit sulla Tigre di San Pietroburgo Tiger nel 2010, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e supportare la conservazione di quest’animale. Alla conferenza, ospitata dal governo russo e della Banca Mondiale, i 13 paesi che ospitano la tigre – Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, India, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Nepal, Russia, Thailandia e Vietnam – hanno fissato l’ambizioso obiettivo di raddoppiare il numero delle tigri selvatiche entro il 2022. Questi 13 governi hanno approvato la Dichiarazione di San Pietroburgo, che prevede il raddoppio del numero delle tigri selvatiche fino a 6000, un impegno conosciuto come TX2 (tigers for two).
TX2 richiede un minimo di tre conteggi completi delle tigri; il primo si terrà nel 2016. ” E’ fondamentale, per il successo del raggiungimento del TX2, conoscere il numero delle tigri e la loro distribuzione in tutti i 13 paesi “, ricorda il WWF. “Determinare la popolazione globale di tigri nel 2016 e nel 2020 promuoverà l’obiettivo TX2, rinnoverà l’impegno globale e mobiliterà le risorse per incrementare le popolazioni in luoghi che sono rimasti indietro. Questo è fondamentale per rendere l’obiettivo 2022 una realtà e per la sopravvivenza della tigre “.
La recente collaborazione tra l’India e il Nepal per la conservazione delle tigri nell’Arc Terai Landscape ha utilizzato queste tecniche di ricerca. La ricerca, condotta all’inizio di quest’anno e che ha coperto tutte le aree protette, i corridoi di connessione, le foreste gestite dalle comunità locali, le riserve e le zone cuscinetto, segna una pietra miliare nella ricerca della fauna selvatica e nella collaborazione tra India e Nepal per la conservazione delle tigri. I risultati condivisi, approfonditi dai lati sia indiano sia nepalese, saranno rilasciato entro la fine dell’anno.
“I risultati del Nepal sono un traguardo importante per raggiungere l’obiettivo globale TX2 per raddoppiare il numero di tigri selvatiche entro il 2022” ha dichiarato Megh Bahadur Pandey, Direttore Generale del Dipartimento di National Parks and Wildlife Conservation del Nepal. “Le tigri sono una parte della ricchezza naturale del Nepal e ci siamo impegnati per garantire che le popolazioni di questi magnifici animali selvatici abbiano cibo, protezione e spazio per crescere”.
Nepal, India e Russia stimano costantemente le loro popolazioni di tigri selvatiche in modo sistematico a livello nazionale, con risultati che indicano che il numero delle tigri in questi paesi stanno cominciando a stabilizzarsi, se non ad aumentare. Anche se questo può indicare che in alcuni paesi siamo sulla buona strada verso il TX2, lo stesso può o non può essere vero in altri paesi fondamentali per la conservazione della tigre.
Esperti provenienti da ogni Paese dove la tigre è presente avrebbero bisogno di concordare, nel più breve tempo possibile, i metodi e gli approcci per prepararsi al il primo vero censimento globale delle tigri in natura, che dovrebbe svolgersi nel 2016. Importanti risorse dovranno essere reperite e assegnate per questo compito in ognuno dei paesi che ospitano le tigri. I risultati dell’indagine dovrebbero essere al centro di un importante incontro ad alto livello dei capi di governo al fine di riconoscere i risultati del progresso, oppure il bisogno di rinforzare gli impegni per il raggiungimento effettivo dell’obiettivo Tx2
Il WWF farà di tutto perché il censimento del 2016 possa riportare i primi successi dell’azione globale di conservazione della tigre che l’associazione sta portando avanti con l’aiuto dei suoi sostenitori. Il nostro sogno è quello di vedere nel 2016 per la prima volta il numero delle tigri in aumento in tutti i paesi.