Oggi il Parlamento europeo ha adottato un compromesso per rilanciare il mercato del carbonio nell’Unione Europea, ovvero il sistema europeo di scambio delle emissioni (emissions trading system ETS). Con i prezzi del carbonio ai minimi storici, gli Stati Membri devono ora mettere il giusto prezzo in materia di inquinamento, rafforzando il risultato di oggi.
“Il Parlamento europeo ha fatto il minimo per salvare l’ETS,” ha dichiarato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. “Ora occorrono ulteriori misure per eliminare in modo permanente le tonnellate ‘tossiche’ dal sistema ETS europeo”
Il Parlamento ha respinto le disposizioni che avrebbero immediatamente reintrodotto tutte le quote “sospese”, nonché le esenzioni e sovvenzioni per l’industria pesante che presupponevano prezzi del carbonio molto più elevati che nella realtà. Sono state anche respinte diverse scappatoie pericolose, proposte come parte del compromesso. “Il voto di oggi ha aperto la strada per la necessaria profonda riforma del sistema ETS della UE. Occorre rilanciare lo scopo e il risultato finale che ci si aspetta, cioé la riduzione delle emissioni climalteranti in linea con gli obiettivi europei. Le furbizie di chi ha gonfiato le quote gratuite in passato hanno inquinato quanto la CO2 “, conclude Midulla.
Il WWF e il Climate Action Network Europe hanno distribuito un’edizione straordinaria di “Future Times” al Parlamento Europeo, per dimostrare come potrebbe funzionare il sistema ETS se i parlamentari europei e gli Stati Membri decideranno di agire per farne uno strumento serio.
Per leggere le proposte delle ONG (in inglese)
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