“Regolare la navigazione nel Santuario internazionale dei Cetacei e anche al di fuori delle Aree Marine Protette d’ alto mare, in tutte queelle zone in cui la biodiversità e il capitale naturale sono più preziosi. Nel Santuario, che solo pochi mesi fa è stato il tragico scenario dell’incidente della nave Costa Concordia all’Isola del Giglio, attualmente l’unico divieto vigente riguarda le gare di barche veloci off-shore.
E’ necessario stabilire regole più severe per il passaggio nello Stretto delle Bocche di Bonifacio, eletto nel 2011 dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) prima Area Marina Particolarmente Sensibile (PSSA) del Mediterraneo, dove navigarvi è pericoloso, e al momento consentito solo se affiancato da un pilotaggio ‘raccomandato’ (ovvero un pilota locale che affianca il comandante se richiesto da quest’ultimo) per le navi con carichi pericolosi; garantire a partire dal 2013 i fondi per la flotta per il contrasto dell’inquinamento marino da idrocarburi e l’attività di vigilanza ambientale in alto mare delle Capitanerie di Porto”.
Sono alcune delle proposte rivolte dal WWF Italia al Governo e a tutte le Autorità competenti contenute nel dossier “Teniamo la rotta! Tutela dell’ambiente marino e navigazione marittima” lanciato in occasione della chiusura della Campagna Mare 2012 del WWF ‘Per un Mediterraneo di qualità’