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Grande tristezza per la morte di Papa Francesco

Oggi anche per tutte le persone che difendono la natura e s’impegnano per tutelare la vita sul pianeta è un giorno estremamente triste

Oggi anche per tutte le persone che difendono la natura e s’impegnano per tutelare la vita sul pianeta è un giorno estremamente triste. Con Papa Francesco perdiamo una personalità straordinaria che, durante il proprio pontificato si è speso ogni giorno per affermare che l’uomo si salva solo se si salva la natura.

L’Enciclica di Papa Francesco Laudato Si’ ha giocato un ruolo importantissimo nel connettere le religioni, i paesi e le persone sul bisogno di capire e affrontare, insieme, i problemi dell’ambiente e i problemi sociali. Lo stesso sottotitolo dell’enciclica, richiamando alla “Cura della nostra casa comune”, è un sommario perfetto del messaggio potente per tutta l’umanità. Se lo scomponiamo nelle sue parti possiamo vedere la profondità del significato dato a ogni parola scelta da Papa Francesco. 

La “Cura” come il bisogno di relazioni empatiche e di mutua assistenza tra le persone, con gli altri esseri viventi e con la natura. “Nostra” e “Comune” rappresentano un invito a considerare il bene comune e trasmettono il senso del vivere insieme e solidali, mentre “Casa” serve a ricordarci che la Terra è il posto che ci ospita amorevolmente, insieme alle piante e agli altri animali con cui la condividiamo. 

“Il messaggio, ricco di forza, della Laudato Si’, rafforzato dai concetti espressi nell’Esortazione Laudate Deum, è un lascito importante di Papa Francesco. Un lascito che continuerà ad ispirare tutte le persone che ogni giorno si spendono per affrontare la crisi climatica e quella di biodiversità che caratterizzano il nostro tempo, e che continuerà a smuovere le coscienze e richiamare tutti ad atti più concreti per realizzare la giusta transizione per un mondo più equo, giusto e in cui esseri umani e natura possano vivere in armonia”, dichiara il presidente del WWF Italia Luciano Di Tizio in questo giorno di “profonda tristezza”.

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