Il Mediterraneo è un mare di straordinaria bellezza, con oltre 17.000 specie, è una delle aree del Pianeta con la maggiore biodiversità. Un bacino chiuso, su cui si affacciano 15 Paesi Europei sulla costa settentrionale e 13 su quella meridionale, dove si intrecciano interessi commerciali, politici, sociali e valori ambientali unici al mondo.
L’abc
Il Mar mediterraneo con una superficie di 2.969.000 Kmq rappresenta solo lo 0,82% della superficie complessiva dei mari e degli oceani, però ospita una varietà di forme viventi che la eleggono a uno degli “hotspot” della biodiversità.
Nel canale di Sicilia una dorsale situata a 400 metri di profondità separa le isole della Sicilia dalle coste della Tunisia e divide il Mediterraneo in due bacini principali, quello occidentale di circa 0,85 milioni di Kmq e quello orientale di circa 1,65 milioni di Kmq.
Le ultime stime effettuate sulla biodiversità marina del Mediterraneo indicano la presenza di circa 17.000 specie. La biodiversità del Mediterraneo rappresenta, a seconda dei gruppi tassonomici, dal 4 al 25% della diversità di specie marine globali. Il Mediterraneo contiene circa il 7,5% delle specie mondiali in una superficie pari a 0,82%. Si può quindi dedurre che la ricchezza di specie per area è circa 10 volte superiore alla media mondiale.
Caratteristiche e curiosità
Una larga parte del bacino del Mediterraneo è costituito da un mare profondo che include diverse caratteristiche inusuali come alte temperature e un’omeotermia (una temperatura stazionaria e omogenea) dai 300-500 m di profondità fino al fondale, dove la temperatura non scende mai sotto i 12,8° C. Le temperature profonde del Mediterraneo sono circa 10°C più calde di quelle dell’Oceano Atlantico alle stesse profondità.
La biodiversità presente nel bacino del Mediterraneo è il risultato dell’intrecciarsi di millenni di vicende umane e naturali. Le specie che vivono solo ed esclusivamente in questa parte del pianeta sono più numerose qui che in ogni altra parte d’Europa.
Il 44% delle specie di pesci ed il 25% dei mammiferi presenti nel bacino del Mediterraneo, sono endemici così come il 35% degli anfibi italiani e il 24% dei rettili della penisola iberica. L’Ecoregione Mediterraneo ospita quasi 25.000 specie vegetali, oltre la metà di queste è esclusivamente presente in quest’area.
Le minacce
Turismo, speculazione edilizia, pesca illegale, bracconaggio sono le principali attività umane che mettono a rischio la conservazione della biodiversità nel Mediterraneo.
Per quanto i riguarda la parte marina la pesca eccesiva ed illegale, l’inquinamento (plastica e contaminanti chimici), il traffico marittimo in continuo aumento, l’invasione di specie aliene e l’acidificazione delle acque, sono tutti fenomeni che incidono sulla biodiversità e sul delicato equilibrio su cui si regge l’ecosistema del “Mare Nostrum”.
Cosa fa il WWF
La tutela del Mediterraneo costituisce una sfida fondamentale per le attività del WWF in Italia. Nel 1978 il lanciammo una grande campagna per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del “Mare Nostrum” e della sua ricchezza di vita che si chiamava “Il mare deve vivere”, oggi le nostre attività continuano ancora e chiamiamo tutti all’azione con l’iniziativa “Senza il mare non si vive”.
Con il progetto MERCES (Marine Ecosystem Restoration in Changing European Seas), finanziato dall’UE, ci siamo posti come obiettivo quello di conoscere meglio l’intensa pressione esercitata dalle attività umane approfondendo le conseguenze dell’interazione tra esseri umani, ambiente e specie marine e proponendo operazioni di restauro degli ambienti marini.
Il concetto di “restauro/recupero” consiste, da un lato, nella rimozione dell’impatto antropico, e dall’altro al ripristino di equilibri strutturali e funzionali dell’ecosistema.
Sono davvero molte le attività e i progetti che conduciamo per la tutela del Mediterraneo, dalla pesca sostenibile alla tutele delle coste, dalla conservazione delle tartarughe marine al problema della plastica in mare.
La sfida per la conservazione del Mediterraneo è una sfida globale e noi la affrontiamo coordinandoci con tutti gli altri WWF come Spagna, Grecia, Francia e con un ufficio appositamente creato dal WWF Internazionale che coinvolge anche i Paesi nella costa meridionale e dei Balcani.
Un grande impegno che ci vede uniti per la salvaguardia del mare comune.
Informazioni aggiuntive:
Dove si trova: Europa meridionale
Estensione: 3 milioni di kmq