Un nuovo passo verso la rivoluzione plastic free
Oggi si fa un nuovo passo verso la rivoluzione plastic free. Dal 3 luglio 2021 nell’Unione Europea, gli oggetti di plastica usa e getta quali posate e piatti, cannucce, mescolatori per bevande, aste per palloncini tazze e contenitori per alimenti o bevande in polistirene espanso non potranno più essere messi in commercio. Dall’International Plastic Free bag Day del 2021, infatti, tutti gli stati membri dovranno mettere in pratica la direttiva europea sulla plastica monouso, che dopo un lungo iter iniziato nel 2018 ora arriva al suo compimento.
Come abbiamo visto nell’ultimo paper del WWF “La lotta al Covid frena quella all’inquinamento da plastica”, l’emergenza provocata dal Covid-19 ha riacceso la grande sfida contro la plastica in natura, che si ripresenta nell’utilizzo di numerosi oggetti usa e getta, come le mascherine monouso fatte in fibre di plastica. Ma il WWF ha da tempo iniziato la sua rivoluzione per ridurre drasticamente l’utilizzo della plastica monouso nelle nostre scelte quotidiane attraverso tanti consigli su pratiche sostenibili, che pensano al pianeta.
Ecco 10 consigli del WWF per ridurre il consumo di plastica
- SPESA SENZA PLASTICA. L’opzione migliore è il mercato, dove tutto è sfuso e le sporte le porti tu. Anche al supermercato puoi combattere l’eccesso plastica con i prodotti sfusi del banco dei formaggi, salumi, carne. Scegli confezioni in carta (per le uova, pasta) o in vetro (per salse, yogurt).
- SAPONI E DINTORNI. Usiamo in media 300 spazzolini da denti nella vita: meglio quelli a testina intercambiabile. Fallo anche con i rasoi. Sì al filo interdentale biodegradabile. Eco ricariche per i saponi e occhio alle loro etichette: se leggi polyethylene c’è plastica! Pettine per capelli in legno.
- COLAZIONE AL NATURALE. Apparecchia con tovagliette in cotone. No a tazze e piattini in plastica e per i più piccoli biberon in vetro. Caffè con cialde compostabili e occhio anche alle bustine del tè.
- CANI E GATTI ‘ECO’. Per la pappa, ciotole in ceramica o acciaio. Giocattoli in corda o in altri materiali diversi dalla plastica. Sacchetti in bioplastica per gli escrementi. Una bella cuccia di legno o un cesto di vimini per riposare.
- NON SOLO BIRRA ALLA SPINA. Scegli detersivi «alla spina» e incoraggia i negozianti a dotarsi del “refill”. Riduci il numero di flaconi di detersivi e sostituisci con aceto, limone, bicarbonato. Scegli guanti e panni riutilizzabili, spugnette in cellulosa. Mollette di legno per stendere.
- UFFICIO PLASTIC-FREE. Evita il bicchierino alla macchinetta e le stoviglie monouso: porta la tazzina o il piatto del servizio ‘spaiato’. Scrivi con penne ricaricabili. Borraccia dell’acqua sulla tua scrivania e brocca e bicchieri di vetro sul tavolo delle riunioni.
- NO PLASTIC, YES PARTY! Offri un cocktail? La cannuccia e l’agitatore monouso non servono. Le stoviglie sono molto più chic se sono “vere”! Se i coperti sono troppi, bioplastica, carta o bambù sono un buon compromesso. Niente palloncini, sì ai festoni… e musica streaming o digitale.
- IN CUCINA SENZA PLASTICA. Impara a conservare i cibi senza bustine o pellicole: ottimo il vetro. Scegli alternative alla plastica anche per mestoli, taglieri, ciotole, coperchi, scolapasta. Non dimenticare accendini ricaricabili per i fornelli.
- CONO VS COPPETTA. Fa caldo e serve un buon gelato? Ogni anno ne mangiamo 6 kg a testa: hai mai pensato allo spreco di plastica derivante da cucchiaini, coppette e imballaggi? Opta per il cono in cialda di cui non si getta nulla… soprattutto se è buono!
- SPORT SENZA PLASTICA. Il tappetino per lo yoga o il tatami sono disponibili anche in fibra di bambù. Quelli in plastica quando si rovinano non sono riciclabili e vanno gettati nell’indifferenziata. Abbigliamento sportivo, tute, canottiere, t-shirt in tessuti naturali e non sintetici. Accappatoio e asciugamani in spugna e non in microfibra. Il lavaggio dei tessuti sintetici rilascia infatti microfibre di plastica. Borraccia al posto della bottiglietta per dissetarsi e ricarica i flaconcini di shampoo e bagnoschiuma, non comprare le monodosi.
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