Tre sottospecie in pericolo, una già estinta in natura
Il 22 settembre si celebra ogni anno, in tutto il mondo, la Giornata Mondiale del Rinoceronte. Questa specie è fortemente minacciata dal bracconaggio per il prezioso corno, che viene utilizzato dalla medicina cinese e raggiunge, nel mercato nero, costi esorbitanti.
Dal 2012 al 2018 la popolazione di rinoceronte nero è aumentata in media del 2,5% all’anno, passando da 4.845 a 5.630 individui. Nel dettaglio, i dati della IUCN (2020) descrivono un trend positivo per la popolazione del rinoceronte nero sud-occidentale (Diceros bicornis bicornis), che conta oggi 2.390 esemplari ed è cresciuta passando dalla classificazione “criticamente minacciato” a quella “vulnerabile” delle Liste Rosse. Delle altre sottospecie, la popolazione di rinoceronte nero centro-meridionale (Diceros bicornis minor) conta 2.196 individui, ed è ancora classificato come “criticamente minacciato”. Anche il rinoceronte nero orientale (Diceros bicornis michaeli), resta nella più grave categoria di minaccia delle Liste Rosse: si stima infatti la presenza di soli 1.044 esemplari in natura. Ormai dichiarato estinto in natura invece il rinoceronte nero occidentale.
Nel 2019 uccisi 876 rinoceronti
Il bracconaggio rappresenta ancora oggi la prima minaccia per la sopravvivenza del rinoceronte, sia nero che bianco. Dopo il picco di 3,7 rinoceronti uccisi ogni giorno nel 2015 (1.350 in un anno), il bracconaggio è diminuito, ma è ancora responsabile della morte di un numero troppo alto di rinoceronti ogni anno. Nel 2019, 2,4 rinoceronti al giorno sono stati uccisi dai bracconieri (876 in un anno).
Anche il rinoceronte bianco, seppur più numeroso in Africa, tra il 2012 e il 2017 ha subito un drastico declino, stimato del 15%, passando da 21.300 a 18.000 individui circa.
In Nepal rinoceronti in aumento
Ogni 5 anni il Nepal si assume il compito di censire i suoi rinoceronti per monitorare il loro stato in natura. Gli oltre 3.000 kmq. vengono divisi in circa 24 zone distribuite su 4 parchi nazionali: Parsa, Chitwan, Bardia e Shuklaphanta. Parallelamente 350 persone e 57 elefanti attraversano le zone della giungla con delle squadre che ogni sera analizzano i dati raccolti. E questo processo si ripete ogni 23 giorni. Il risultato? 752 esemplari di rinoceronte presenti in questo territorio. Ed è proprio questa cifra ad orientare e migliorare le strategie di conservazione di questa specie. Per la salvaguardia dei rinoceronti così minacciati dal bracconaggio e dalla distruzione del loro habitat, ogni aiuto è fondamentale.
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Rinoceronte
Scopri cosa puoi fare tu
“E’ emozionante vedere il numero dei rinoceronti crescere costantemente, da soli 409 nel 2005 ai 752 di oggi – quasi il doppio rispetto al mio primo conteggio dei rinoceronti 16 anni fa – che mi porta immensa gioia e soddisfazione – dice Kanchan Thapa del WWF Nepal. 694 di questi vivono nel Chitwan National Park, il più alto numero di rinoceronti registrati nel parco dalla sua fondazione”. I buoni sforzi di protezione, ai quali ha contribuito in modo fondamentale il WWF, hanno anche portato a 365 giorni di zero bracconaggio di rinoceronti in sette occasioni tra il 2010 e il 2021.
Il prossimo conteggio, fissato per il 2025 in Nepal, potrebbe già far uso di termocamere sui droni, in grado di rilevare la presenza di questi animali anche sotto la copertura del manto forestale.
Per la salvaguardia dei rinoceronti così minacciati dal bracconaggio e dalla distruzione del loro habitat, ogni aiuto è fondamentale.