Oltre 400 giovani da tutto il mondo per chiedere ai Governi di agire
Contro la crisi climatica il mondo deve correre. Dalla Pre-Cop, dal G20 e dalla Cop26 di Glasgow ci aspettiamo l’inizio di una gara a chi decarbonizza prima
WWF Italia
Nessuno è al sicuro dalla crisi climatica e il mondo non può più perdere tempo. Oggi si sono inaugurati a Milano gli incontri della Youth COP (“Youth4Climate: Driving Ambition”) che vede coinvolti giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, provenienti da 197 Paesi, per sviluppare proposte concrete che saranno presentate ai ministri partecipanti alle conferenze della Pre-COP e della COP 26 di Glasgow.
Alla stazione centrale si accende il Climate Wall
Il WWF pubblica “L’Agenda Clima” nell’ambito della campagna GenerAzione Clima e nella stazione di Milano centrale – sull’iconico jumbo led in Galleria dei Mosaici- accende il primo Climate Wall: un maxi schermo grazie al quale giovani e meno giovani si possono unire, virtualmente ma anche fisicamente -grazie al loro selfie- alla Youth4Climate. Un unico obiettivo: vincere la gara contro la crisi climatica.
Proprio come in una gara sportiva, infatti, il WWF chiede ai governi di andare dritti al risultato: limitare il riscaldamento globale. Tutte le perdite di tempo, dal fare investimenti ancora nei fossili al puntare su tecnologie che sono una promessa mai mantenuta da decenni sono semplicemente un modo per farci perdere tutti.
Nella sfida contro il cambiamento climatico, l’associazione del Panda ha coinvolto anche tanti atleti olimpici e campioni dello sport, che hanno scelto di diventare protagonisti del Climate Wall per dire ai Governi che nello sport, come nella crisi climatica, chi perde tempo è perduto.
Prampolini: “Puntare su energie rinnovabili ed efficienza energetica”
“Nonostante gli scienziati ci dicano continuamente che gli esseri umani hanno provocato il riscaldamento globale del pianeta, causando cambiamenti ’diffusi e rapidi’ a oceani, ghiacciai e a terre emerse, e l’aumentare dei disastri climatici ce lo confermi ogni giorno, il dibattito pubblico sembra non riflettere questo senso di urgenza – afferma Alessandra Prampolini, direttore generale del WWF Italia-. Rischiamo di vivere in un futuro di povertà e difficoltà sociale, per questo abbiamo scelto di richiamare all’attenzione sulla crisi climatica mobilitando, attraverso il Climate Wall, le persone che pur non potendo prendere direttamente delle decisioni vogliono e possono far sentire la loro voce. I leader devono trovare un accordo per ridurre fortemente, ed entro breve tempo azzerare, le emissioni di gas climalteranti, a cominciare dalla CO2 e dal metano e puntare sul tandem energie rinnovabili ed efficienza energetica. È anche indispensabile che venga riconosciuto il ruolo critico della natura come aiuto fondamentale per la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico”.
Le sfide da vincere per restare entro i + 1,5° C
Per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C senza perdere tempo è fondamentale una attivazione a tutti i livelli: dalla società civile fino alle più alte cariche governative. Ecco le sfide da vincere secondo il WWF:
• Azzerare le emissioni e i combustibili fossili ben prima del 2050
• Puntare sul tandem energie rinnovabili ed efficienza energetica
• Ridefinire il ruolo dell’idrogeno, che deve essere verde, cioè essere ricavato con fonti rinnovabili
• Restaurare gli ecosistemi, prevedendo i rischi di oggi e di domani (Nature-based solution). Fra questi le foreste giocano un ruolo strategico nella stabilizzazione del clima e nel ciclo del carbonio.
• Sviluppare piani di Adattamento al cambiamento climatico
• Ripensare il ruolo delle città a partire da spazi comuni, elettrificazione dei sistemi di trasporto, scelte energetiche, standard di costruzione degli edifici
La Cop 26 di Glasgow a novembre
“Dal 31 ottobre al 12 novembre a Glasgow si svolgerà la 26esima Conferenza delle Parti (COP26) della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico (UNFCCC), che dovrebbe sancire la volontà degli Stati di adeguare i propri impegni agli obiettivi dell’Accordo di Parigi. Entro questa data sarà di fondamentale importanza mobilitare tutti quelli che possono aiutare il cambiamento necessari, anche gli attori non statali come città, aziende, università, società civile e investitori. E’ necessario puntare su piani nazionali per il clima (NDC) più forti e accelerarne l’attuazione, passare finalmente alla fase operativa dell’accordo di Parigi – sottolinea Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia- . Il mondo adesso deve correre e ci aspettiamo che i Paesi facciano a gara a chi riesca a decarbonizzare per primo. Per l’Italia rinnoviamo la richiesta di una legge quadro sul clima, che permetta di mettere un tetto alle emissioni per tutti i settori dell’economia e trasformare il sistema economico”.