Cambiamo Agricoltura: aperta la sottoscrizione a tutti i cittadini
Nel giorno in cui i Ministri dell’Agricoltura dei Paesi UE si incontrano in Lussemburgo per discutere dell’avanzamento dei rispettivi Piani Strategici Nazionali della PAC, in Italia la Coalizione #CambiamoAgricoltura apre alla sottoscrizione di tutti i cittadini il proprio Manifesto per una vera transizione ecologica della nostra agricoltura.
La Coalizione #CambiamoAgricoltura, già in occasione della prima riunione del Tavolo di partenariato, ha presentato il suo Manifesto di principi e proposte per un Piano Strategico Nazionale della PAC post 2022 veramente sostenibile. In queste settimane il Manifesto è stato presentato a personalità del mondo accademico e della cultura con una richiesta di adesione. Sono oltre 50 le prime adesioni illustri raccolte tra cui quella del fondatore e Presidente di SlowFood, Carlo Petrini, di Fulco Pratesi Presidente onorario del WWF Italia, di Fabio Caporali decano dell’Università della Tuscia e uno dei padri dell’Agroecologia in Italia, di Paolo Barberi, docente alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Vice Presidente di Agroecology Europe. Da oggi l’adesione al Manifesto è aperta a tutti i cittadini interessati a sostenere una vera transizione ecologica della nostra agricoltura.
La raccolta firme da parte dei cittadini
La raccolta delle firme da parte dei cittadini sarà promossa con una campagna di comunicazione sui social network (Facebook, Istagram e Twitter), grazie al contributo di Fondazione Cariplo.
Con il suo Manifesto la Coalizione #CambiamoAgricoltura chiede un Piano Strategico Nazionale della PAC che garantisca un futuro dell’agricoltura italiana giusto, equo e sostenibile per gli agricoltori, i consumatori e l’ambiente. Più cittadini apporranno la loro firma al Manifesto più forte sarà l’azione della società civile sul Governo e le Regioni per condizionare la redazione del documento di programmazione della PAC post 2022.
Sottoscrivi il manifesto per un Piano Strategico Nazionale della PAC >
Ogni Stato Membro dovrà redigere entro il prossimo gennaio per l’utilizzo dei fondi della Politica Agricola Comune (PAC) post 2022, che impegnerà il 32% del bilancio comunitario con circa 400 miliardi di euro, di cui 38 miliardi destinati all’Italia.
“La PAC deve cessare di essere una politica corporativa, un affare esclusivo degli agricoltori e delle loro Associazioni di categoria, per diventare un interesse pubblico, di tutti i cittadini, perché incide sui nostri consumi, la nostra salute, il nostro ambiente, ossia su tutta la qualità della nostra vita” sottolineano le associazioni.