2021: le cattive notizie per il Pianeta
Il WWF Italia traccia un bilancio dell’anno che sta per finire.
Ecco una sintesi delle cattive notizie del 2021 per Clima e Ambiente
Clima
Alla COP26 non c’è stato il cambio di passo che tutti auspicavano e si aspettavano. Nel 2021 gli eventi estremi si sono moltiplicati in tutto il mondo. Tra i più eccezionali va ricordata l’ondata di calore che a giugno ha investito il Canada, mentre in Italia (Siracusa) abbiamo sfiorato i 49 gradi. Luglio 2021 mese più caldo di sempre.
Biodiversità
La perdita di natura continua ad un ritmo senza precedenti: nel periodo agosto 2020 – luglio 2021 la deforestazione in Amazzonia ha fatto registrare un aumento del 22%. Secondo l’IUCN negli ultimi 10 anni si sono estinte almeno 160 specie.
Incendi
Nel Mediterraneo, e in particolare in Grecia e Turchia la stagione degli incendi 2021 è stata una delle peggiori degli ultimi decenni, in Italia la peggiore dal 2008. Raggiunti record anche in Siberia dove un solo incendio ha cancellato 1,5 milioni di ettari di foresta.
Agricoltura in Europa
Si è chiuso a livello europeo il percorso della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post 2022: una pessima riforma che non recepisce gli obiettivi del Green Deal europeo.
Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Un Piano davvero poco verde, bassissimi gli investimenti per mettere in sicurezza il capitale naturale. Appena lo 0,5% dell’ammontare complessivo del PNRR (1,19 miliardi su 191,5 miliardi complessivi) è dedicato alla biodiversità. Limitati e con luci e ombre anche gli interventi sulla decarbonizzazione.
Plastica
Ennesimo rinvio per la “plastic tax” nel disegno di legge di bilancio per il 2022. L’imposta entrerà in vigore solo nel 2023.
Pesticidi
Dopo aver completato la discussione nelle Commissioni Agricoltura di Senato e Camera la Legge nazionale sull’agricoltura biologica resta incomprensibilmente bloccata alla Camera dei Deputati. E la Commissione Europea rilascia un parere favorevole all’uso del glifosato.
Mare
Nonostante i passi incoraggianti nella gestione regionale, il Mediterraneo è un mare sotto assedio. Lo stato degli stock ittici è ancora drammatico: il 75% è sovrasfruttato, mentre le temperature fanno registrare un + 20%. Ancora lontani i piani di cogestione sperimentati solo in alcuni lungimiranti paesi rivieraschi come la Spagna.
Suolo
Ancora un miraggio la legge sul consumo del suolo in Italia. Di nuovo il Parlamento perde la grande occasione di fermare la cementificazione selvaggia e mettere in sicurezza il territorio.