L’immobile, confiscato alla mafia, era gestito da WWF e Marevivo
Il Comune di Siculiana intima la restituzione del Centro di Educazione Ambientale A. Alaimo alle associazioni che ne curano la gestione da circa 10 anni.
Le Associazioni Marevivo, Legambiente (alla data odierna non più conduttore) e WWF ITALIA, riunite in Associazione Temporanea di scopo, nel giugno del 2012 hanno avuto la concessione da parte del Consorzio Agrigentino per la Legalità e lo Sviluppo di un immobile confiscato alla criminalità organizzata, con lo scopo di adibirlo a Centro di Educazione Ambientale.
Le associazioni sono venute operativamente in possesso dell’immobile solo alla fine del 2013, dopo il completamento di una serie di procedure relative all’effettiva abitabilità dell’immobile.
Il centro confiscato, si trova vicinissimo al mare e fin da subito le associazioni hanno operato per favorirne la fruizione in modo “consapevole”, coinvolgendo sempre l’amministrazione di Siculiana, promuovendo attività di educazione ambientale, iniziative inerenti i valori della legalità, attività didattiche, culturali e sportive, ma soprattutto progetti e attività per le scuole, ritenute le principali destinatarie dell’importante operazione civica e sociale che si voleva portare avanti nel territorio.
Grazie alle opportunità concesse da bandi pubblici, sono state rintracciate delle risorse che nel tempo hanno consentito di gestire al meglio il bene, mettendo sempre a disposizione volontaria le competenze e professionalità che le associazioni avevano portato a patrimonio dell’ATS per il migliore raggiungimento degli obiettivi di gestione dell’immobile e dell’attività a questa connesse.
A tal fine il Centro è stato opportunamente allestito per essere disposto a centro conferenze, a mostre permanenti, ad eventi culturali, a laboratori scientifici per le scolaresche.
Dalla data di concessione a oggi costanti e numerose sono state le attività portate avanti, sempre in modo coerente con le disposizioni della concessione.
Oggi nel Centro è possibile visitare:
- la mostra permanente sulle tartarughe marine del WWF;
- la mostra permanente di trash art “Marine Litter Art” di Marevivo;
- un laboratorio naturalistico che spiega gli aspetti della biodiversità dell’area protetta di Torre Salsa e più in generale di tutto territorio e che permette, a bambini e adulti di approfondire aspetti del mondo scientifico-naturalistico;
- una mostra di reperti sugli Squali;
- un laboratorio scientifico attrezzato di tecnologie, reperti, strumenti e supporti didattici, finalizzato a ospitare le scuole e svolgere osservazioni e sperimentazioni.
Negli anni il centro è stato anche sede di numerosi eventi culturali, iniziative formative, ma anche di sviluppo di progetti ed eventi di sensibilizzazione sui temi della difesa dell’ambiente e dell’affermazione della legalità, con un rallentamento solo negli ultimi due anni a causa delle restrizioni sanitarie generate dalla pandemia.
Il centro in questi anni di gestione ha rappresentato un presidio di affermazione di valori civici e sociali ed è stato un importante riferimento per molte scuole che volevano promuovere iniziative di conoscenza e difesa del territorio.
“La richiesta di restituzione ci ha lasciati sorpresi – dichiara Carmen Parisio Di Penta, Direttore Generale di Marevivo Onlus – anche perché la rivendicazione è priva di ogni motivazione, essendo citata solo la scadenza del Consorzio, prevista nel 2020 e la sua mancata proroga, e il ritorno di diritto del bene nella piena e libera disponibilità del Comune di Siculiana.
Sarebbe stato nostro desiderio, se non diritto, essere convocati dal Comune per conoscere le ragioni dell’intimazione, tra l’altro effettuata in forma del tutto irrituale. Siamo consapevoli di aver gestito al meglio il bene, di averne avuto cura e di avere offerto un servizio al territorio ospitando migliaia di studenti, ricercatori e studiosi e promuovendo molteplici altre attività”.
“L’ignoranza delle cause della decisione c’inducono a valutare la richiesta come un’iniquità incomprensibile, – ha aggiunto Alessandra Prampolini, Direttore Generale del WWF Italia – Ci dichiariamo disponibili a valutare i progetti che il Comune intende promuovere e, se saranno validi e meritori, ad instaurare una proficua collaborazione. Se così non fosse, metteremo in campo tutte le misure necessarie per affermare il nostro diritto, e quello del territorio, di continuare ad avere un centro di educazione ambientale ed alla legalità, quale espressione di civile impegno e dovere di difesa di un territorio che esprime un’alta valenza naturalistica, che merita di essere diffusa e difesa per un futuro più equo e sostenibile”.