Il WWF risponde alle pressioni della giunta tirolese e dell’eurodeputato Fiocchi
Gli abbattimenti non risolvono i problemi degli allevatori. Il WWF risponde a chi chiede di ricorrere agli abbattimenti e al controllo numerico dei lupi per favorire le attività di pastori e allevatori
“La coesistenza pacifica tra uomo e grandi carnivori inizia quando le parole lasciano spazio ad azioni realmente concrete ed efficaci, mettendo da parte posizioni ideologiche e conflitti d’interessi”.
In questo modo il WWF Italia risponde alle dichiarazioni dell’eurodeputato Fiocchi (FDI) e alle costanti pressioni di alcune forze politiche locali e regionali (da ultimo quelle della giunta tirolese), che chiedono di ricorrere agli abbattimenti e al controllo numerico dei lupi per favorire le attività di pastori e allevatori.
Gli abbattimenti non risolvono i problemi degli allevatori, come dimostrato dalla gestione non efficace in tal senso adottata in altri paesi europei, ma servono solo a strumentalizzare e acuire un disagio per dare risposte alle richieste del mondo venatorio da parte di quei soggetti politici che ne sono diretta espressione, continua il WWF .
La prevenzione e l’adozione di metodiche tradizionali e innovative ma adattate ai singoli contesti zootecnici sono gli unici strumenti in grado di mitigare il conflitto.
Questo è dimostrato dalle esperienze virtuose che vedono protagonisti numerosi allevatori che, alle proposte populiste di alcuni politici che provano a convincerci che le fucilate siano la soluzione a tutto, rispondono rimboccandosi le maniche e adottando i corretti strumenti per prevenire le predazioni. La soluzione non è semplice ma esiste, e la politica dovrebbe fornire supporto e aiuti concreti al settore zootecnico, invece di continuare a proporre soluzioni che non vanno solamente contro il lupo e la biodiversità, ma persino contro gli stessi allevatori.